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Alitalia, Patuanelli: non fallirà, nazionalizzazione non è negativa

Sistema concessioni autostrade va rivisto. Surreale polemica Lega su Mes

Economia, Politica
Alitalia, Patuanelli: non fallirà, nazionalizzazione non è negativa
(Teleborsa) - "La nazionalizzazione di Alitalia può non essere un evento negativo. Il problema è: la politica sarà in grado di individuare manager in grado di guidare l'azienda o solo manager trombati dalla politica?". Lo ha affermato il ministro dello Sviluppo, Stefano Patuanelli, a Circo Massimo su Radio Capital, sottolineando che la compagnia "non fallirà, mi sento di poterlo garantire".

Secondo il Ministro la strada da seguire potrebbe essere quella "di fare una struttura commissariale che abbia come obiettivo la ristrutturazione e poi la remissione sul mercato o la nazionalizzazione". Tuttavia, occorre prima affrontare il problema degli alti costi. "Dal punto di vista del fatturato - ha spiegato il ministro - Alitalia è una compagnia che funziona. E' la componente costi che è troppo alta", dice ministro. "Su Alitalia abbiamo 313 aerei che sono nel pacchetto, circa 86 volano. Bisogna agire sulla componente costo. Ogni aereo è utilizzato bene". "In questo momento - ha aggiunto - Alitalia è una compagnia troppo grande per essere piccola e troppo piccola per essere grande".

A proposito della revoca della concessione per Autostrade, Patuanelli ha riferito che "c'è un procedimento amministrativo in corso che si sta avviando alla conclusione. Il dossier non è sul tavolo del MISE ma è gestito in parte da Palazzo Chigi e in parte dal Ministro De Micheli con la quale ci sentiamo ogni giorno. Quel processo va portato a termine nell'interesse generale del Paese". Per il titolare dello Sviluppo economico ha parlato anche di tariffe e manutenzione, affermando che "il sistema delle concessioni va rivisto" e che "l'alternativa immediata non potrebbe che essere ANAS".

Il ministro interviene anche sulla polemica sulla riforma del MES, il Meccanismo di stabilità europeo. "Apprezzo la disponibilità di Conte a riferire in Aula e trovo surreale la polemica che sta facendo crescere la Lega su questo tema".Tuttavia, ha precisato il dossier "lo stanno seguendo Di Maio, Conte e Gualtieri, io credo che il rallentamento nelle decisioni sia una buona posizione".

A proposito della questione dell'ex Ilva, Patuanelli ha detto che "la situazione è diversa da Alitalia, io posso dare la garanzia che in questo momento ci sono condizioni per sedersi al tavolo, per vedere se c'è una soluzione comune con Mittal". Per il ministro "lo scudo penale è l'ultimo dei nostri problemi in questo momento, se anche lo introducessimo oggi non avremmo risolto il problema".

Infine, Patuanelli ha parlato dell'idea di un ritorno all'IRI, precisando: "Non penso che il ritorno al passato sia una soluzione ma c'è la necessità di individuare strumenti che un governo può avere a disposizione per usare nelle crisi di mercato, questa è una motivazione. Non può essere una replica tout court dell'IRI, deve giocare con le regole del libero mercato". Il ministro ha quindi auspicato che "ci sia uno scatto d'orgoglio da parte della politica che individui manager in grado di gestire le aziende".
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