(Teleborsa) -
Valori in leggero rialzo per la Borsa di Milano, mentre il resto di Eurolandia viaggia in ordine sparso. Continua a navigare sull'onda dell'incertezza Wall Street, con l'
S&P-500, che riporta un cauto +0,04% in attesa delle decisioni del FOMC della Fed di domani.
L'
Euro / Dollaro USA mostra un timido guadagno, con un progresso dello 0,24%. Sostanzialmente stabile l'
oro a quota 1.462,8 dollari l'oncia. Seduta in lieve rialzo per il petrolio (Light Sweet Crude Oil), che avanza a 59,25 dollari per barile.
In discesa lo
spread, che retrocede a quota +154 punti base, con un decremento di 5 punti base, mentre il BTP decennale riporta un rendimento dell'1,24%.
Tra le principali Borse europee pensosa
Francoforte, con un calo frazionale dello 0,27%, tentenna
Londra, con un modesto ribasso dello 0,28%, e andamento cauto per
Parigi, che mostra una performance pari a +0,18%.
Segno più per il listino italiano, con il FTSE MIB in aumento dello 0,72%; sulla stessa linea, piccolo scatto in avanti per il
FTSE Italia All-Share, che arriva a 25.254 punti. Senza direzione il
FTSE Italia Mid Cap (+0,14%), come il FTSE Italia Star (0,0%).
Beni industriali (+1,19%),
sanitario (+1,08%) e
tecnologia (+1,02%) in buona luce sul listino milanese.
Tra i più negativi della lista del listino azionario italiano, troviamo i comparti
vendite al dettaglio (-0,70%) e
costruzioni (-0,65%).
In cima alla classifica dei titoli più importanti di Milano, troviamo
Atlantia (+3,69%),
Mediobanca (+2,02%),
Nexi (+1,87%) e
Recordati (+1,69%).
Le peggiori performance, invece, si registrano su
Buzzi Unicem, che ottiene -1,80%.
Calo deciso per
Unipol, che segna un -1,69%.
Giornata fiacca per
Fiat Chrysler, che segna un calo dello 0,55%.
Tra i protagonisti del FTSE MidCap,
OVS (+4,34%),
Acea (+2,64%),
IREN (+1,96%) e
Tinexta (+1,96%).
Le più forti vendite, invece, si manifestano su
Sesa -2,88%.
Sotto pressione
Ascopiave, con un forte ribasso dell'1,41%.
Soffre
Guala Closures, che evidenzia una perdita dell'1,08%.
Preda dei venditori
Mediaset, con un decremento dell'1,03%.