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Eurozona, l'economia non è riuscita a riprendere slancio a dicembre

Dalla lettura dei dati preliminari ‘flash’, l’Indice IHS Markit PMI Composito dell’Eurozona a dicembre si è attestato a 50,6 punti, come a novembre

Economia, Macroeconomia
Eurozona, l'economia non è riuscita a riprendere slancio a dicembre
(Teleborsa) - Si estende a dicembre il malessere dell’eurozona, concludendo il trimestre peggiore dal 2013. Secondo la stima preliminare dei PMI dell'Area, pubblicati da Markit, si conferma in difficoltà soprattutto il comparto manifatturiero.

Dalla lettura dei dati preliminari ‘flash’, l’Indice IHS Markit PMI Composito dell’Eurozona a dicembre si è attestato a 50,6 punti, come a novembre. Il dato è leggermente inferiore alle stime del mercato che erano di 50,7 punti.

Il PMI Manifatturiero invece cala a 45,9 punti da 46,9, restando in zona contrazione (sotto la soglia dei 50 punti). L'indicatore risulta sotto le previsioni degli analisti che avevano stimato un miglioramento a 47,3 punti.

Accelera un po' il settore servizi, con il relativo PMI delle attività terziarie che si porta a 52,4 punti dai 51,9 punti precedenti, sopra il consensus di 52 punti.

Fra le maggiori economie europee, la Germania non ha registrato variazioni rilevanti nell'attività, con un PMI composito invariato a 49,4 punti ed un PMI manifatturiero a 43,4 da 44,1. In Francia il PMI composito è calato a 52 da 52,1 ed il manifatturiero a 50,2 da 51,6.

Commentando i dati, Chris Williamson, Chief Business Economist presso IHS Markit ha dichiarato: "L’economia dell’eurozona conclude il 2019 impantanata nel periodo peggiore dal 2013, con le imprese che fanno fronte alle difficoltà di una domanda quasi stagnante e alle negative prospettive per l’anno prossimo. Per il quarto mese consecutivo l’economia ha ingranato una marcia ridotta, il PMI infatti ha indicato un tasso trimestrale di crescita del PIL di appena lo 0,1%. Sono stati quasi assenti i segnali di un imminente miglioramento".

"La crescita dei nuovi ordini è rimasta sostanzialmente bloccata e la creazione occupazionale si è quasi azzerata, segnando il valore più basso in più di cinque anni poiché le aziende, vista la debolezza della domanda e le incerte previsioni sul futuro, hanno cercato di ridurre le assunzioni. Se l’espansione del settore dei servizi continua a resistere alla contrazione del manifatturiero, qualsiasi ulteriore indebolimento del mercato del lavoro potrebbe avere ripercussioni sul terziario - prosegue l'esperto - . In Germania, la forte contrazione del manifatturiero ha causato una leggera contrazione dell’intera economia nel quarto trimestre, mentre la Francia sta riportando una prestazione a prova di avversità, fornendo quindi un supporto chiave per la crescita dell’eurozona".

(Foto: © Yulia Grogoryeva/123RF)
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