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Conte: con il neoprotezionismo si rischia nuova crisi economia

Italia 'verde' ha enorme potenziale. Fiducia nel Paese miglior ingrediente per il rilancio

Economia, Politica
Conte: con il neoprotezionismo si rischia nuova crisi economia
(Teleborsa) - "Gli squilibri della globalizzazione hanno alimentato il terreno fertile di cui si nutrono oggi le tendenze neo-protezionistiche, le quali rischiano di procurare all'economia mondiale un nuovo arresto, che potrebbe rivelarsi esiziale, dopo la lunga crisi economica e finanziaria, la più lunga dal secondo dopoguerra, esplosa nel 2008 e di cui ancora patiamo gli effetti". A dirlo è il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, in occasione della presentazione del "Manifesto di Assisi" contro la crisi climatica. Il Premier, rispondendo a chi gli chiedeva come mai avesse preso parte alla manifestazione di Assisi e non fosse andato al World Economic Forum di Davos, ha risposto: "Quando neppure sapevamo che esisteva Davos qui già si tutelava l'ambiente".



Secondo Conte il miglior ingrediente per una ripresa dell'economia è avere fiducia nell'Italia. "Dovremo continuare a riporre fiducia nell'Italia: nei giovani, nelle famiglie, nella scuola, nelle aziende, nel sentimento profondo di solidarietà e coesione, il migliore ingrediente per il rilancio economico e sociale". L'Italia "verde", ha aggiunto il Presidente del Consiglio, ha un enorme potenziale, anche in termini di nuovi lavori e occupazione. "Compito del governo - ha affermato - è realizzare un ambiente quanto più possibile favorevole alla sua crescita". Il Premier, nel suo intervento, ha ricordato alcune norme inserite nella Legge di Bilancio 2020. "Abbiamo dato alcuni primi significativi segnali, è un cammino lungo e faticoso, ci sono ancora molti passi da compiere, ma il Green New Deal - ha detto - sarà un pilatro della nostra azione di governo".

Conte ha messo poi in evidenza l'importanza di prendersi cura della nostra casa comune che è il Pianeta. "Siamo qui nella città di San Francesco, nel segno di Francesco, per perseguire un obiettivo non più differibile: tornare a prendersi cura della nostra casa comune, il pianeta. Prenderci cura del pianeta significa prenderci cura di noi stessi, è un presupposto imprescindibile dello sviluppo", ha avvertito.
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