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La Gran Bretagna presenta budget da 30 mld di sterline per il 2020

È il primo post Brexit: misure contro il Coronavirus ma non solo

Economia, Politica
La Gran Bretagna presenta budget da 30 mld di sterline per il 2020
(Teleborsa) - Un piano da 30 miliardi di sterline (34 miliardi di euro) per affrontare il Coronavirus in Gran Bretagna e guardare oltre. È la dimensione del budget presentato oggi dal governo britannico alla Camera dei Comuni, il primo dopo la Brexit. Tagli alla fiscalità per imprese e famiglie, forti investimenti nel sistema sanitario nazionale, nelle infrastrutture e nei trasporti per quello che l'Office for budget responsability (Obr), l'organismo indipendente di vigilanza sui conti pubblici, ha definito il più drammatico allentamento della borsa pubblica dal 1992.

A illustrare i provvedimenti ai deputati il Cancelliere dello Scacchiere, l'equivalente di un ministro delle Finanze, Rishi Sunak che ha aperto il proprio intervento con un messaggio di speranza alla nazione in vista delle difficoltà che si presenteranno con l'emergenza Coronavirus: "ce la faremo insieme".

Per affrontare la crisi sanitaria il governo di Sua maestà ha annunciato diversi interventi a supporto di imprese e famiglie da 7 miliardi: tra questi, un fondo da 2 miliardi a sostegno delle imprese con meno di 250 dipendenti per la copertura malattie e la sospensione per un intero anno delle imposte sulle imprese più piccole. Saranno 5 i miliardi a sostegno del sistema sanitario nazionale che verranno utilizzati anche per l'assunzione di 50mila nuove infermieri e la costruzione di 40 nuovi ospedali per far fronte alla crisi sanitaria. Il cancelliere Sunak ha rassicurato anche i lavoratori autonomi e della gig economy che avranno bisogno di aiuto: per loro il governo renderà più facile e veloce l'accesso ai benefici. Questa mattina la Bank of England ha votato a favore l'introduzione di facilitazioni per i finanziamenti delle piccole e medie imprese e tagliato a sorpresa i tassi di interesse.

Triplicati gli investimenti nella spesa per trasporti e infrastrutture: raggiunti i livelli massimi dal 1955. Aumentati anche i finanziamenti aggiuntivi per Scozia, Galles e Irlanda del Nord.

Rivisti anche i tassi di crescita del deficit/PIL: sarà del 2,1% quest'anno, quindi salirà al 2,4% nel 2020-2021, al 2,8% nel 2021-22, per poi scendere al 2,5%, 2,4% e 2,2% negli anni successivi. Prevista una riduzione del rapporto debito/PIL da quest'anno (79,5%) al 2024-25 (75,2%).






(Foto: © Chris Dorney / 123RF)
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