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Abi, lettera a Bce ed Eba: "Sostenere moratorie prestiti a imprese e famiglie"

La richiesta dell'Associazione bancaria italiana: "Evitare che emergenza sanitaria si trasformi in emergenza sociale ed economica"

Economia
Abi, lettera a Bce ed Eba: "Sostenere moratorie prestiti a imprese e famiglie"
(Teleborsa) - Sostenere le nuove moratorie che le banche italiane hanno adottato per i prestiti a imprese e famiglie colpite dall'epidemia di coronavirus in modo che l'emergenza sanitaria non si trasformi in un'emergenza sociale ed economica.

È la richiesta che l'Associazione Bancaria Italiana ha inviato alla BCE e all'EBA con una lettera, firmata da Giovanni Sabatini, Direttore generale ABI, e diretta ad Andrea Enria, Presidente del Consiglio di vigilanza della Bce (SSM) e a José Manuel Campa, Presidente dell'Autorità bancaria europea (EBA).

"La diffusione del Coronavirus ha portato il Governo italiano ad adottare decisioni drastiche, mai prese al di fuori di situazioni di guerra, applicando ampie restrizioni alle attività economiche. Interi settori e filiere produttive vedranno, per cause non imputabili a loro, la drammatica riduzione dei flussi finanziari per un periodo temporaneo ma di incerta durata", si legge nella lettera.

Abi sottolinea l'urgenza di "evitare che l'emergenza sanitaria si trasformi in emergenza sociale e economica" aiutando le banche a "contribuire, in appoggio alle misure adottate dai Governo, a minimizzare gli effetti finanziari sulle imprese e sulle famiglie"

Da qui la scelta di Abi di indire "misure di forbearance quali le sospensioni temporanee del rimborso dei mutui" che "debbono essere interpretate come misure volte a tutelare la stabilità finanziaria e come tali agevolate come già chiesto dalla Federazione bancaria Europea con lettera del 11 marzo".

Nella lettera si chiede "pertanto che con urgenza l'adozione di misure di forbearance, conseguenti a provvedimenti di legge o altri atti amministrativi e ad accordi collettivi nei confronti di imprese che non presentino esposizioni deteriorate al momento dei provvedimenti, non comportino alcun tipo di riclassificazione e una preventiva valutazione del merito creditizio".

Abi chiede inoltre che "per tutta la durata della situazione di eccezionalità, sia congelato il decorrere del tempo ai fini delle definizioni di default e con riferimento al vintage del calendar provisioning e, conseguentemente, che siano posticipati i target assegnati alle banche per la riduzione dello stock dei crediti deteriorati".

"Nel ritenere le citate misure urgenti e indifferibili, chiediamo che codesta Autorità proceda anche a individuare ed adottare tutte le ulteriori misure volte a preservare le attività economiche delle imprese e quindi la stabilità finanziaria complessiva", conclude la lettera.
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