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Patuanelli: oltre 800 aziende pronte a riconvertirsi

"Unica strada da percorrere quella di tutelare la salute dei cittadini con ogni mezzo a nostra disposizione", ha detto il Titolare del MiSE

Economia, Politica
Patuanelli: oltre 800 aziende pronte a riconvertirsi
(Teleborsa) - "Al momento più di 800 aziende ci hanno dato disponibilità" a riconvertisi per aiutare il settore sanitario in difficoltà. Lo ha detto il Ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli, in un'intervista a Repubblica spiegando che "cento possono partire subito e sono incentivate con i 50 milioni del decreto Cura Italia". ."Da qui a 30 giorni - ha sottolineato - avremo la capacità produttiva di 75 milioni di mascherine al mese: due terzi di quelle chirurgiche e un terzo di tipo FFP2 e FFP3. Intanto il Ministro Di Maio fa un lavoro eccezionale per l'approvvigionamento da parte degli altri Paesi".



Parlando del sostegno alle imprese, Patuanelli ha dichiarato: "Nelle prossime settimane faremo due provvedimenti, uno guarda ad alcuni settori in cui dobbiamo prepararci a cogliere la ripresa delle attività. Dobbiamo pensare a un decreto crescita bis che contenga l'ecobonus al 120%, la banca pubblica degli investimenti, lo sblocco dei cantieri sul modello Genova. Poi dovremo utilizzare altre risorse per continuare il percorso iniziato con il decreto da 25 miliardi".


CAPITOLO ALITALIA - "
Abbiamo previsto - ha detto il titolare del MiSE - la costituzione di una newco a partecipazione pubblica che possa in questo momento garantire un perimetro aziendale limitato alle attuali attività. Alitalia potrà garantire i servizi che oggi sta fornendo ed essere pronta a conquistare fette di mercato". Incalzato su cosa intenda per "perimetro limitato" ha risposto: "In questo momento Alitalia ha introiti di un decimo rispetto a quelli che aveva prima. E' evidente che il perimetro della newco sarà proporzionato alla capacità di fatturare di oggi. Non aggiungo altro perchè mi sembra corretto interloquire prima con le parti sociali".

Italia, dunque, in "pausa" fino al 3 aprile. Una scelta dolorosa ma necessaria. "Rallentare ulteriormente i motori dell'economia italiana e' una decisione difficile, la più difficile per un Ministro dello Sviluppo Economico, ma è una scelta che travalica la volontà politica di chiunque", ha scritto Patuanelli su Facebook sottolineando che "l'unica strada da percorrere quella di tutelare la salute dei cittadini con ogni mezzo a nostra disposizione"

"Abbiamo analizzato le richieste e siamo giunti ad una sintesi soddisfacente, ha proseguito. A guidarci sono il principio di precauzione e la tutela della salute pubblica" e "non" abbiamo ceduto alle pressioni di Confindustria, "anche perchè c'è un grandissimo senso di responsabilità di tutti i settori produttivi e dei singoli imprenditori".


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