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NTV-Italo, Ad La Rocca: "Momento difficile per cui chiediamo riduzione pedaggio ferroviario"

Nessun dividendo 2019 e tutti i manager si sono decurtati del 20% gli stipendi. Con l'arrivo del coronavirus "la domanda per i nostri treni è calata del 99%"

Economia, Salute e benessere, Trasporti
NTV-Italo, Ad La Rocca: "Momento difficile per cui chiediamo riduzione pedaggio ferroviario"
(Teleborsa) - Gianbattista La Rocca, 43 anni, è Amministratore Delegato di Italo-NTV, società presso la quale è approdato nel 2009 ricoprendo diverse cariche con crescente responsabilità, fino a quella attuale. Intervistato da Teleborsa sul delicato momento del trasporto ferroviario relativamente all’emergenza Covid-19, La Rocca ha così illustrato il panorama futuro di questo settore strategico per l’economia nazionale:



Allo stato attuale delle cose, quale è lo scenario del trasporto ferroviario Alta Velocità?

"Ad oggi Italo offre 2 soli servizi sulla linea Roma-Venezia, per assicurare gli spostamenti assolutamente necessari alla popolazione. La domanda è praticamente ai minimi storici, in calo del 99%. Un esempio significativo: prima dell’emergenza Italo registrava 60mila viaggiatori al giorno, oggi circa 300. Il mondo business è a casa in smart working, il flusso internazionale è inesistente, non ci si sposta fra le varie regioni, ecco il ritratto del momento".

Come arginare rischi e pericoli in questo momento di incertezza per un’azienda completamente privata come la vostra?

"Italo è una realtà consolidata che nel corso di quasi 8 anni ha vinto numerose sfide. Il momento attuale è sicuramente delicato e questo 2020 non sarà un anno facile. C’è il rischio di creare seri danni all’intero settore ferroviario a mercato e per questo ci auspichiamo che il Governo intervenga prontamente.

Quale potrebbe essere una delle prime azioni da mettere in campo per fronteggiare i rischi del momento?

"Sicuramente la riduzione del pedaggio che le imprese ferroviarie erogano al gestore dell’infrastruttura. E’ un pedaggio diviso in 2 componenti: c’è quella legata alla domanda di mercato (componente B, ossia l’80% dell’intero canone) e quella relativa alla manutenzione della rete (componente A, 20% del costo del pedaggio). Per garantire stabilità ed equilibrio alla società sarà necessario al momento congelare la componente B del pedaggio che equivale a circa 200 milioni di euro l’anno".

Cosa è previsto per la fase di ripartenza?

Sarà un processo graduale che potrebbe prendere il via all’incirca a metà maggio. Saranno intraprese iniziative quali sterilizzazione costante delle carrozze a bordo treno, ci sarà un distanziamento regolato fra i passeggeri nelle carrozze e con molta probabilità si venderanno posti alternati. Questo farà si che il tasso di riempimento dei treni sarà inferiore al 50%, incidendo sulla sostenibilità economica dei servizi. Indosseremo tutti una mascherina, chi non ne sarà fornito potrà riceverla direttamente da Italo come servizio aggiuntivo, dovremo convivere con questa situazione per ripartire. Tutti dovremo superare un grande choc non solo economico, per i danni che l’emergenza sanitaria sta creando alla finanza globale, ma anche emotivo-psicologico".

Qualche misura economica per fronteggiare questi pericoli?

Italo non è rimasta a guardare. Non sono stati distribuiti i dividendi del 2019 fra gli azionisti e tutti i manager si sono decurtati del 20% i compensi per garantire liquidità all’azienda. Stiamo minimizzando i costi però alcuni di questi rimangono ed è per questo che ribadisco quanto sia importante che anche lo Stato faccia la sua parte. Ho già esposto alla Ministra dei Trasporti De Micheli i nodi del nostro settore. Ci muoviamo su diversi fronti per vincere anche questa sfida".
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