(Teleborsa) - Si accende il
dibattito interno alla maggioranza sul ricorso al fondo salva Stati (MES), con il
Movimento 5 stelle, contrario, che "rimprovera" al
Pd, più possibilista e meno intransigente, di
"mettere in discussione la linea del Governo e del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte". Il Premier, in vista dell'accordo finale che dovrebbe arrivare dal Consiglio europeo in programma il
23 aprile, è concentrato sulla trattativa e chiarisce che "
il Governo non rischia la crisi", vestendo come spesso accade i panni del paciere richiamando
M5S e Pd. “Inutile dividerci, sottolinea il Presidente del Consiglio garantendo che la discussione sul Mes dovrà avvenire "in modo pubblico e trasparente, dinanzi al Parlamento, al quale spetterà l'ultima parola. Prima di allora potremo disquisire per giorni e settimane,
ma inutilmente".La strategia di
gettare acqua sul fuoco sembra funzionare e poco dopo arriva la replica del Ministro per i Beni e le Attività culturali e per il Turismo, Dario
Franceschini, capo delegazione Pd al Governo che giudica
condivisibili le parole del Premier: "Mi paiono ragionevoli e condivisibili. Non è il tempo di posizioni pregiudiziali ma occorre sostenere la posizione italiana su mezzi e risorse della UE per affrontare l'emergenza. Tra questi verificheremo se ci sarà la conferma di uno strumento, MES o come verrà chiamato,
senza condizionalità per affrontare la spesa sanitaria. Ora si può utilmente chiudere questa discussione interna e
aspettare le conclusioni del Consiglio Europeo".