(Teleborsa) -
Un'apertura ad
ondate permette di
testare il sistema, ma andranno sempre monitorati andamento
dell'epidemia, tenuta del sistema ospedaliero, disponibilità dei dispositivi protettivi. Lo ha chiarito
Vittorio Colao, Capo della task force per la Fase 2, intervistato dal Corriere in vista dell'appuntamento chiave del
4 maggio. Quanto all'app di tracciamento, è importante lanciarla entro
fine maggio e averla quanti più possibile, altrimenti servirà a poco. Poi un invito a trasformare la
crisi in
opportunità per rilanciare tutto il
"sistema Italia".
Al momento, a preoccupare è
l'eccessiva lentezza con la quale, secondo molti, si sta procedendo alla riapertura che rischia di mettere in ginocchio l'economia già provata che secondo
Colao "ripartirà, ma bisogna aiutare le imprese sul
fronte liquidità, ammodernare le strutture produttive e distributive, e meno gravami amministrativi o complicazioni, e il momento per farlo è adesso.
"Servirà, spiega, un intervento dello Stato, la Cassa Depositi e Prestiti può essere lo strumento giusto. Ma il rischio
recessione globale c'è, aggiunge, dipenderà dalla scoperta di una terapia e di un vaccino e dalla governance mondiale:
serve un coordinamento internazionale".