(Teleborsa) - Tornano a lavoro
circa
4,5 milioni di italiani, si riattivano i
trasporti pubblici, riaprono i
parchi e, più in generale,
si allentano le maglie delle restrizioni, ovviamente
spostamenti consentiti sempre
"per validi motivi e nella
propria Regione: scatta ufficialmente oggi, lunedì 4 maggio, l'attesa
"Fase 2" che segna la
ripartenza, seppur graduale, per il nostro
Paese. La
strategia messa a punto dal Governo è la
sintesi delle richieste arrivate da più parti dopo lo stop completo alle attività non essenziali che è rimasto in vigore dallo scorso 10 marzo fino a ieri, con annesse
restrizioni. L'imperativo categorico però resta ancora
prudenza visto che non siamo affatto fuori dall'emergenza e che un passo falso ora rischierebbe di riportarci indietro di due mesi, uno scenario da evitare a tutti i costi, come ha più volte sottolineato il Presidente del Consiglio Conte nel ribadire che
"comincia una fase di convivenza con il virus, serve responsabilità". I dati del bollettino diffuso ieri dalla Protezione Civile che confermano segnali di miglioramento come calo dei ricoverati e persone in isolamento domiciliari, registrano ancora
174 morti .Tra le principali
novità a partire da oggi, la possibilità di far visita ai propri
congiunti (categoria dalla quale sono escusi gli amici, come ha precisato Palazzo Chigi) che vivono nella stessa Regione, e la riapertura di parchi e giardini pubblici, "nel rispetto delle prescrizioni sanitarie ed evitando comunque gli assembramenti. Diventa
obbligatorio poi l’uso della mascherina nei luoghi chiusi accessibili al pubblico, come mezzi di trasporto ed esercizi commerciali.
No agli spostamenti nelle seconde case.
Le
Regioni, però, non sono però
tutte allineate. Ognuna ha redatto ordinanze ad hoc per il proprio territorio.