(Teleborsa) - La
Commissione Europea è pronta ad
alzare il velo sulle
Previsioni economiche di primavera, per fare il punto sull'impatto che la pandemia di Covid-19 avrà sull'economia dell'
Eurozona e dell'UE a 27. A segnare le
stime, che
inevitabilmente volgeranno al brutto, l'altissimo grado di
incertezza poichè c'è da fare i conti con una
variabile imprevedibile,
ossia la
curva del contagio sulla base della quale i singoli Stati decideranno come e quando agire,
allentando le misure restrittive messe in campo per contrastare il
coronavirus, con
annesso impatto sulle
attività produttive.
Scenario pieno di incognite ma la
certezza è che lo
choc all'economia dell'Eurozona sarà consistente provocando un'onda piuttosto
lunga, come del resto è stato anticipato su più fronti: nei giorni scorsi, il Commissario all'Economia Paolo Gentiloni si è "appoggiato" alla previsione del Fondo Monetario Internazionale, che prevede per l'Eurozona un crollo del
7,5% del Pil nel 2020. Non mancano tuttavia scenari decisamente più neri come quello prospettato da Unicredit Research che chiama in causa la
"madre di tutte le recessioni", con un crollo del
PIL del 13% nell'area
euro. Di forchetta compresa tra
-5% e -12% per il 2020, in base alla durata delle restrizioni, ha parlato la Presidente della Bce
Christine Lagarde. Finora, la data attesa per la pubblicazione delle previsioni economiche era il 7 maggio, alla vigilia della
riunione virtuale dell’Eurogruppo che si terrà venerdì
8 maggio. Fonti da
Bruxelles anche confermato che, contrariamente alle attese della settimana scorsa, oggi, la Commissione non presenterà né la
proposta formale per il nuovo Fondo europeo per la ripresa ("Recovery Fund"), né la nuova versione della proposta di quadro finanziario per il bilancio comunitario pluriennale (QFP) 2021-2027, a cui si appoggerà il
Fondo.La data del
6 maggio per la pubblicazione delle proposte era stata prospettata da diversi capi di Governo dopo il vertice UE dello scorso 23 aprile, anche dal Presidente del Consiglio Conte. In realtà, già nei giorni successivi più volte i Portavoce della Commissione avevano avvertito che sarebbe stato necessario più tempo, indicando come date più probabili la seconda settimana di
maggio o la metà del mese.(Foto: © Arseniy Krasnevsky / 123RF)