(Teleborsa) -
Con la Fase 2 ripartono 8 imprese su 10 nel terziario, ma con quale futuro? Gli
incassi sono in caduta libera ed molte aziende rischiano ancora la chiusura. L'allarme arriva da una un’indagine realizzata da
Confcommercio in collaborazione con SWG.
Delle quasi
800mila imprese del commercio e dei servizi di mercato che avevano la possibilità di ripartire, dopo esattamente due settimane ha riaperto l’attività
l’82%. In particolare, si tratta del 94% nell’abbigliamento e calzature, dell’86% in altre attività del commercio e dei servizi e solo del
73% dei bar e ristoranti, a conferma delle gravi difficoltà delle imprese attive nei consumi fuori casa.
Tra le misure di sostegno ottenute, il
44% delle imprese ha beneficiato di indennizzi, come il
bonus di 600 euro, ma è ancora estremamente bassa la quota di chi fruito della cassa integrazione (17%) oppure ottenuto
prestiti garantiti (8%).
Un terzo delle imprese che hanno riaperto
stima una perdita di ricavi oltre il 70%, mentre per il 28% rimane elevato il rischio di chiudere definitivamente a causa delle difficili condizioni di mercato, dell’eccesso di tasse e burocrazia, della carenza di liquidità.