(Teleborsa) -
Novartis ha aggiornato la propria
guidance a medio termine, indicando per il
periodo 2025-2030 una crescita annua composta delle vendite (CAGR) del 5-6% a cambi costanti, in continuità con l’upgrade recentemente comunicato per il quinquennio 2024-2029. L’aggiornamento è stato presentato al Meet Novartis Management di Londra e riflette il "forte momentum" derivante dai driver di crescita già sul mercato e dalle prossime linee di lancio, molte delle quali protette da brevetti negli Stati Uniti fino agli anni 2030.
La società ha inoltre rivisto al rialzo le
stime di vendite di picco di due dei suoi principali farmaci:
Kisqali, con una nuova indicazione superiore ai 10 miliardi di dollari rispetto agli 8 miliardi precedenti, e
Scemblix, portato da oltre 3 a oltre 4 miliardi. In totale, Novartis dispone ora di otto asset "de-risked" già sul mercato con un potenziale di vendite di picco compreso tra 3 e 10 miliardi di dollari: Kisqali, Cosentyx, Kesimpta, Pluvicto, Scemblix, Leqvio, Fabhalta e Rhapsido.
La casa farmaceutica ha sottolineato inoltre che sta entrando in una "
fase ricca di catalizzatori", con più di 15 possibili readout abilitanti sottomissioni regolatorie attesi nei prossimi due anni e una
pipeline di oltre 30 potenziali farmaci ad alto valore, dieci dei quali ottenuti tramite acquisizioni o licensing negli ultimi due anni. "Con oltre 30 potenziali farmaci ad alto valore aggiunto nella nostra pipeline in quattro aree terapeutiche principali e piattaforme tecnologiche avanzate, siamo ben posizionati per una crescita sostenibile a lungo termine", ha sottolineato il Ceo,
Vas Narasimhan.
Ieri l'azienda farmaceutica ha annunciato l'intenzione di espandere le proprie attività negli Usa, in
Carolina del Nord, creando un nuovo
polo produttivo di punta con capacità produttive end-to-end. "L'investimento strategico rappresenta un passo importante per garantire che tutti i farmaci Novartis chiave per i pazienti statunitensi siano prodotti negli
Stati Uniti e distribuiti su larga scala ai pazienti in tutto il Paese", ha sottolineato l'azienda in una nota. L'annuncio fa parte dell'investimento di
23 miliardi di dollari di Novartis in infrastrutture con sede negli Stati Uniti nei prossimi cinque anni, progettato per aumentare la capacità produttiva e consentire la produzione end-to-end del 100% dei farmaci chiave dell'azienda nel Paese.