(Teleborsa) - Nel periodo
gennaio-aprile 2020, le entrate tributarie erariali accertate in base al criterio della competenza giuridica ammontano a
123.730 milioni di euro, segnando una riduzione di
5.651 milioni di euro rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (-4,4%). Lo comunica il
Ministero dell'Economia e delle Finanze (MEF).
La variazione negativa - si legge nella nota - riflette le misure adottate dal Governo per fronteggiare l’emergenza sanitaria. La sensibile diminuzione di gettito, già riscontrata nel mese di
marzo (-7,3%), si è accentuata nel
mese di aprile (-22,1%) per gli effetti del Decreto Legge 17 marzo 2020, n. 23, che ha disposto il rinvio dei versamenti tributari e contributivi per i soggetti esercenti attività di impresa, arte o professione, fiscalmente domiciliati nelle zone colpite
dall’emergenza.In particolare, nel
mese di aprile, le
imposte indirette hanno fatto segnare complessivamente una variazione negativa pari a -36,3% imputabile principalmente al risultato
dell’IVA sugli scambi interni (-2.941 milioni di euro), dovuto sia al complessivo peggioramento congiunturale, sia al rinvio dei versamenti IVA per i soggetti, fiscalmente domiciliati nelle zone colpite dall’emergenza, con ricavi e compensi non superiori a
due milioni di euro.Il
gettito IRPEF - si legge
- si è attestato a
63.025 milioni di euro (-0,6%). La flessione è riconducibile principalmente all’andamento delle ritenute sui redditi dei dipendenti del settore privato (-3,9%) e delle ritenute sui redditi dei lavoratori autonomi (-6,6%), mentre le ritenute sui redditi dei dipendenti del settore pubblico registrano un incremento pari al 3,6%.
Profondo rosso per le entrate relative ai
“giochi” che ammontano, nel primo quadrimestre 2020, a 3.354 milioni di euro (-1.847 milioni di euro, -
35,5%).