(Teleborsa) -
Torna a crescere il debito pubblico italiano, che nel mese di ottobre ha toccato un
nuovo record storico di 3.131,7 miliardi di euro, registrando un aumento di 50,7 miliardi di euro rispetto al mese precedente. E' quanto emerge dal report "Finanza pubblica: fabbisogno e debito"pubblicaot dalla Banca d'Italia.
L'incremento di ottobre riflette la crescita delle
disponibilità liquide del Tesoro, il fabbisogno delle
Amministrazioni pubbliche (18,8 miliardi) e l'effetto degli scarti e dei premi all'emissione e al rimborso, della rivalutazione dei titoli indicizzati all'inflazione e della variazione dei tassi di cambio (0,1 miliardi).
Con riferimento alla ripartizione per sottosettori, l'aumento del debito è da imputa re alle
Amministrazioni centrali per un totale di 50,6 miliardi di euro, mentre il debito afferente alle
Amministrazioni locali fa segnare una variazione di soli 0,2 miliardi) e quello degli
Enti di previdenza è rimasto pressoché stabile.
La vita media residua del debito si pari a a
7,8 anni. La quota di debito
detenuta dalla Banca d'Italia ha continuato a diminuire, collocandosi al
18,8% (dal 19,1% del mese precedente), mentre la
quota detenuta dai non residenti (stranieri) è aumentata
al 33,9% a settembre (ultimo mese per cui questo dato è disponibile)
dal 33,7% per cento del mese precedente. La quota di debito detenuta dagli altri
residenti (principalmente famiglie e imprese non finanziarie) è diminuita
al 14,2% (dal 14,4 per cento).
Sempre nel mese di ottobre le
entrate tributarie contabilizzate nel bilancio dello Stato sono state pari a
43,4 miliardi, in aumento del 2,5% (+1 miliardo) rispetto allo stesso mese del 2024. Nei
primi dieci mesi del 2025 le entrate tributarie sono state pari a
462,2 miliardi, in aumento del 2,1% (+9,7 miliardi) rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.