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Bankitalia, nuove misure sostegno al credito

Economia
Bankitalia, nuove misure sostegno al credito
(Teleborsa) - La Banca d'Italia ha introdotto nuove misure approvate dalla BCE per sostenere l'afflusso di credito a famiglie e imprese, anche di piccola dimensione, e favorire l'accesso delle banche italiane alla liquidità di banca centrale.

Nel dettaglio, si legge in una nota ufficiale, le banche potranno conferire a garanzia delle operazioni di finanziamento con l'Eurosistema: portafogli di prestiti omogenei composti da crediti al consumo erogati alle famiglie; mutui ipotecari alle famiglie all'interno di portafogli, a prescindere dalla probabilità di insolvenza attribuita al debitore (viene eliminato il limite massimo, attualmente pari al 10 per cento) mentre il limite massimo di Loan-to-Value, attualmente pari all'80 per cento, viene innalzato al 100 per cento.
Resta fermo che possono essere conferiti in garanzia solo i prestiti performing sia all'atto del conferimento che durante tutta la durata dello stesso.

Introdotte, inoltre, nuove fonti di valutazione della qualità creditizia dei debitori dei prestiti. In particolare, spiega ancora Bankitalia, la componente andamentale del sistema interno della Banca d'Italia di valutazione della qualità creditizia (ICAS), con valutazioni basate esclusivamente sui dati della Centrale dei rischi, utilizzabili per i prestiti erogati a società di persone di piccola dimensione conferiti in garanzia all'interno dei portafogli di prestiti alle imprese; una PD e una LGD uniche, calcolate secondo un approccio conservativo sviluppato dalla Banca d'Italia, utilizzabili per la valutazione di: prestiti erogati ad artigiani e famiglie produttrici, conferiti in garanzia all'interno dei portafogli di prestiti alle imprese; prestiti conferiti in garanzia all'interno dei portafogli di crediti al consumo.

"Le suddette misure - conclude la nota - entreranno in vigore il 17 giugno 2020 e saranno applicate fino a settembre 2021. Entro questa data, il Consiglio direttivo della BCE valuterà la loro proroga per assicurare un’adeguata disponibilità di garanzie per le controparti, anche considerando che è attualmente previsto che gli schemi ACC nazionali restino in vigore fino a marzo 2024".
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