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Autostrade, ASPI: ok confronto con Governo anche dopo 30 giugno

"Ma restano fermi diritti previsti da Convenzione unica"

Economia, Trasporti
Autostrade, ASPI: ok confronto con Governo anche dopo 30 giugno
(Teleborsa) - Autostrade per l'Italia (ASPI) "ribadisce la volontà di perseguire la definizione concordata dei procedimenti in corso" con il Ministero delle infrastrutture "anche dopo il 30 giugno". Lo comunica in una nota Atlantia, la holding che controlla ASPI, a margine del Consiglio di Amministrazione di Autostrade che si è svolto oggi, lunedì 22 giugno che ha "deliberato di comunicare al Ministero delle infrastrutture, attraverso una lettera, "la volontà della società di proseguire, anche successivamente al 30 giugno, le interlocuzioni per la definizione concordata della procedura di contestazione avviata dal concedente il 16 agosto 2018, fermi comunque i propri diritti maturati e maturandi, anche ai sensi della Convenzione unica in relazione ai mutamenti sostanziali del quadro legislativo e regolatorio introdotti dal decreto Milleproroghe emanato il 30 dicembre 2019".



Autostrade per l'Italia - si legge - "ha evidenziato nella lettera inviata al MIT che tale comportamento trova giustificazione nel fatto di avere già contestato in sede giurisdizionale le disposizioni normative del decreto milleproroghe, che hanno modificato unilateralmente la Convenzione unica sotto plurimi aspetti, e nel fermo convincimento, supportato da autorevoli consulenti esperti nella materia, dell'illegittimita' costituzionale e comunitaria delle disposizioni contestate in tali giudizi".

"Qualora invece - prosegue Atlantia - gli esiti di tali contenziosi non confermassero le convinzioni della società, i presupposti per l'applicazione dell'articolo 9 bis della Convenzione unica si sarebbero verificati, non potendosi ritenere rinunciati.

"Stante la permanenza dell'efficacia della concessione - conclude la nota - Autostrade per l'Italia ha quindi confermato, coerentemente con la posizione assunta, che continuerà anche dopo il 30 giugno a dare esecuzione ai propri obblighi di concessionario, oltre pertanto il termine di sei mesi indicato all'articolo 9 bis della Convenzione unica".

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