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Più poteri alla Consob: nel Dl Agosto il "veto" sulla vendita di Borsa SpA

Confermato invece lo stralcio della norma salva-Mediobanca

Finanza
Più poteri alla Consob: nel Dl Agosto il "veto" sulla vendita di Borsa SpA
(Teleborsa) - Nuovi poteri per la Consob, che avrà potere di "veto" su eventuali passaggi di proprietà di Borsa SpA. Lo prevede il testo definitivo del Dl Agosto, bollinato dalla Ragioneria generale dello Stato, reintroducendo una norma che era stata al centro del dibattito e sembrava esser stata stralciata. La disposizione invece è ricomparsa con altra collocazione rispetto al testo originario.

La norma, prevista dall'art 75 del testo bollinato, relativo alle "Operazioni di concentrazione e salvaguardia della continuità d'impresa", introduce un potere di "veto" dell'Autorità di vigilanza sui mercati, nel caso di passaggio di proprietà di Borsa Italiana, la società che gestisce la piattaforma di scambi di Milano e controlla MTS, il grande mercato dei titoli di Stato, e la piattaforma ELITE, che una dote di 1.500 PMI.

Si tratta chiaramente di una "blindatura", in vista del processo di cessione dell'asset da parte del London Stock Exchange, che ha recentemente confermato la vendita di Borsa SpA per soddisfare gli obblighi antitrust imposti dall'acquisizione di Refinitiv.

La cosiddetta "norma anti-scalata" non è nuova nel diritto europeo ed è in uso anche in altri Paesi, come la Spagna e la Gran Bretagna. Il dispositivo stabilisce che la Consob possa valutare preventivamente, anche con l'esercizio di un potere di "veto", l'eventuale acquisto di partecipazioni rilevanti nelle società "che determinano una influenza significatica sulla gestione del mercato" - Borsa Italiana e MTS - nel caso non garantiscano la "gestione sana e prudente del mercato".

Il testo definitivo del Dl Agosto, invece, conferma lo stralcio dell'altra norma su Mediobanca. La disposizione in questione, anch'essa oggetto di contestazioni, voleva prevedere uno scudo per un'eventuale scalata a Piazzetta Cuccia, attualmente oggetto di un interesse da parte della Delfin di Leonardo del Vecchio. La holding finanziaria del patron di Luxottica è in attesa del via libera della BCE per salire dal 10% al 20% della merchant bank italiana e, stando ai più recenti rumors, Francoforte dovrebbe rilasciare un via libera "condizionato" all'operazione.
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