(Teleborsa) -
Eni è stata riconosciuta tra i partecipanti più attivi nell'ambito del
Global Compact, il movimento globale delle
Nazioni Unite che sostiene le imprese nell'allineare le proprie strategie e operazioni con dieci principi universali su temi quali diritti umani, lavoro, ambiente e trasparenza e che sostiene inoltre le imprese nell'intraprendere azioni strategiche per raggiungere gli
obiettivi più ampi dell'Onu come gli
Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs). Un riconoscimento che ha determinato la conferma della presenza della società all'interno di
Lead, una piattaforma per i partecipanti particolarmente coinvolti nel Global Compact.
"Questo riconoscimento – ha detto
Claudio Descalzi, amministratore delegato di Eni – conferma il valore delle nostre iniziative per la sostenibilità e rinforza ulteriormente la nostra visione di lungo termine, orientata fortemente verso la creazione di valore per, e in cooperazione con, i nostri stakeholder, dalle organizzazioni internazionali alla società civile, dagli investitori alle comunità nelle quali operiamo, combinando sostenibilità ambientale, sociale ed economica. Il nostro impegno deve essere ancora più forte oggi, in un momento di trasformazione globale, perché é solo attraverso la collaborazione internazionale e multilaterale che possiamo costruire un futuro sostenibile".
Quest'anno, Eni – spiega la società in una nota – ha dimostrato il proprio impegno nel Global Compact partecipando alle
Action Platforms Reporting on the SDGs e Financial Innovation for the SDGs. Ogni Action Platform riunisce imprese, reti locali del Global Compact, esperti autorevoli, società civile, governi e partner delle Nazioni Unite per risolvere problemi complessi e interconnessi, e per stimolare l'innovazione sui temi degli SDGs. In linea con questi impegni,
Descalzi ha anche firmato la
Dichiarazione Onu dei Business Leaders for Renewed Global Cooperation, che impegna a investire per affrontare le ineguaglianze e le ingiustizie attraverso un processo di decision-making inclusivo, partecipativo e rappresentativo a tutti i livelli del business, come anche a rafforzare l'accesso alla giustizia, ad assicurare la trasparenza e il rispetto dei diritti umani. La dichiarazione chiede inoltre anche ai governi di sostenere il multilateralismo e la global governance per lottare contro la corruzione e costruire resilienza per raggiungere gli SDGs.
Infine, Eni è tra i firmatari dei
CFO Principles on Integrated SDG Investments and Finance. I principi, annunciati ai margini dell'
Assemblea Generale delle Nazioni Unite e firmati dal
chief financial officer di Eni Francesco Gattei, si propongono di sottolineare il ruolo che le imprese e i CFO possono giocare nel contribuire al finanziamento degli SDGs. Sviluppati nel contesto della
CFO Taskforce for the SDGs creata da
UN Global Compact, i principi – si legge nella nota – puntano a guidare le imprese nell'allineare i propri impegni di sostenibilità con strategie di corporate finance credibili, al fine di creare un impatto reale a favore degli SDGs. L'obiettivo è quello di lavorare con la catena di valore dell'investimento – investitori, banche, istituzioni finanziare per lo sviluppo, agenzie di credit rating e società di valutazione di sostenibilità – per creare un mercato per investimenti e capitali a favore degli SDGs che sia vasto, liquido ed efficiente.