(Teleborsa) -
Brexit con
fuga. Le
società di servizi finanziari che operano nel
Regno Unito hanno trasferito circa
7.500 dipendenti e oltre
1.2 trilioni di sterline di attività
nell'Unione europea, con numeri destinati a crescere nelle prossime settimane, secondo
EY.E' quanto riporta Bloomberg, segnalando che solo nell'ultimo mese sono state annunciate circ
a 400 delocalizzazioni secondo quanto rileva il rapporto diffuso dalla società di consulenza lo scorso giovedì che mette sotto la lente
222 delle più grandi società finanziarie con operazioni
significative nel
Regno Unito.Da quando la Gran Bretagna ha votato per il
Leave nel 2016, il settore finanziario ha aggiunto
2.850 posizioni nell'UE, con Dublino, Lussemburgo e Francoforte che hanno registrato i
maggiori guadagni.
WAIT AND SEE - "Mentre ci avviciniamo rapidamente alla fine del periodo di transizione, molte aziende mettono a punto le fasi finali della loro "pianificazione" Brexit, comprese le delocalizzazioni", sottoline
a Omar Ali, Responsabile dell'area Servizi Finanziari di EY nel Regno Unito. "Questo nonostante la pandemia e le conseguenti restrizioni alla circolazione delle persone". Alcune imprese sono ancora in modalità
"aspetta e guarda" e presto potrebbe arrivare una raffica di
ulteriori mosse", conclude.