(Teleborsa) - La
Commissione Europea ha dato il
via libera alla misura che permette alle aziende che operano nel
Mezzogiorno di versare meno contributi per tutti i loro dipendenti e per i neo assunti dal 1° ottobre al 31 dicembre 2020. L’esecutivo UE ha infatti approvato un regime italiano di
aiuti di Stato da 1,5 miliardi di euro destinato ad aiutare le imprese che operano nelle regioni del Sud Italia colpite dall'emergenza coronavirus.
La misura prevede una r
iduzione del 30 % dei contributi previdenziali e riguarda aziende con contratti di lavoro in
Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia, regioni dove il PIL regionale è inferiore al 90% della media UE e il tasso di occupazione è inferiore alla media nazionale.
Del regime agevolato possono beneficiare le
imprese di tutte le dimensioni e tutti i settori, ad eccezione dei settori finanziario, agricolo e del lavoro domestico. L'aiuto per ogni singola impresa
non supera i 120mila euro per le imprese attive nei settori della
pesca e dell'acquacoltura e gli
800mila euro per gli
altri settori.
"Il Sud Italia è stato duramente colpito dalle conseguenze economiche del coronavirus. Queste misure italiane per 1,5 miliardi di euro sosterranno il lavoro e aiuterà le imprese attive nelle regioni del Mezzogiorno ad affrontare i problemi di liquidità che stanno affrontando a seguito dell'epidemia, mantenendo così il livello di occupazione e preservando la continuità dell’attività economica", ha dichiarato la vicepresidente esecutiva della Commissione
Margrethe Vestager, responsabile della politica della Concorrenza.
La misura che ha ricevuto il via libera dalla Commissione UE era contenuta nel
Decreto Agosto, che individuava
fondi per 4 miliardi anche per gli anni a venire. Negli anni successivi, previa autorizzazione della Commissione europea, la decontribuzione sarebbe del 30% fino al 2025, del 20% fino al 2027, del 10% fino al 2029.
(Foto: Lukasz Kobus - © Unione Europea)