(Teleborsa) - Le sfide poste dai
cambiamenti climatici e lo
sviluppo sostenibile richiedono un
approccio sempre più integrato, a 360 gradi, e multidimensionale, che sia sostenibile in tutti gli aspetti,
economici, sociali ed ambientali. Un approccio come quello di
Eni, che lo ha posto alla base della sua
strategia di lungo periodo, che punta sulla creazione di valore a lungo termine.
Lo ha affermato l'Amministratore delegato dell'Eni, Claudio Descalzi, intervenuto conferenza internazionale "The milestones of the Integral ecology for a human Economy" organizzata dalla Fondazione Centesimus Annus – Pro Pontifice, nell'ambito del panel “What a company working in the energy sector can do".
C'è bisogno - ha sottolineato - di un
approccio "integrale", un approccio di filiera, come quello adottato dall'Eni, che è determinata a
"contribuire a tutti gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell'Agenda Onu 2030".
Il manager ha affermato che le società come l'Eni hanno
competenze e tecnologie per produrre energia verde ed efficiente e ridurre il footprint di carbnonio, in un percorso che, partendo dalle risorse naturali, consente di diversificare, per giungere a prodotti completamente decarbonizzati.
Descalzi poi sottolineato che occorre investire in ricerca e tecnologia per attuare una
"rivoluzione equa ed innovativa". Di qui il tema dei Paesi sviluppati (oggi responsabili di circa il 60% delle emissioni di CO2, se consideriamo l'OCSE+Cina), che devono promuovere un modello basato sulla diffusione di tecnologie a zero o a basso impatto carbonico, sull'ottimizzazione dei consumi energetici e sull'economia circolare. In quelli in via di sviluppo, devono favorire l'accesso a un'energia accessibile e affidabile, facendo leva sulle risorse locali, come il gas e le energie rinnovabili, e investendo nella costruzione delle relative infrastrutture.
"Occorre dunque
fare sistema, è necessario che tutti gli attori facciano la propria parte, lavorando in maniera complementare: dalle
istituzioni ai governi, che devono investire nello sviluppo sostenibile, fino ad arrivare ai soggetti
privati e alla
società civile, che deve ottimizzare i consumi". E' necessario quindi un
coordinamento e gli organismi internazionali, come le
Nazioni Unite, sono indispensabili per garantire crescita e sostenibilità.
L'Ad d Eni ha messo il punto anche sulla necessità di una
regolamentazione e di un
sistema fiscale omogeneo. L'Europa - ha affermato "sta facendo molto per ridurre le emissioni", ma è una "piccola parte". "Abbiamo bisogno di una
collaborazione di tutti i
Paesi in ambito OCSE - ha concluso altrimenti è un'azione di breve respiro"