(Teleborsa) -
Banca Finnat ha chiuso i primi nove mesi dell'anno con un
utile netto in crescita del 16,9% a 4,2 milioni di euro, rispetto ai 3,6 milioni del corrispondente periodo 2019.
Sono state contabilizzate
rettifiche di valore nette per rischio di credito per complessivi
2,2 milioni, relative a rettifiche di valore su Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato per 2,5 milioni ed a riprese di valore su Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva per 331 migliaia di euro, a fronte di rettifiche di valore complessive pari a 4,5 milioni.
Il
margine d’intermediazione è sceso a 48,8 milioni contro i 52,1 milioni dell'ano precedente (-6,5%), per effetto della riduzione delle
commissioni nette a 34,9 milioni, mentre il
margine d’interesse è salito da 12,1 milioni a 12,5 milioni.
Le
masse totali si attestano a 14,8 miliardi, in
diminuzione del 12,8% rispetto alla fine dello scorso esercizio. Tale diminuzione è sostanzialmente riconducibile alla significativa correzione subita dai mercati, a livello globale, nel corso del primo semestre dell’anno, per effetto della pandemia da Covid-19.
La solidità patrimoniale del Gruppo è confermata da un patrimonio netto di 219,5 milioni ed un patrimonio di vigilanza consolidato pari a 182,9 milioni, con un
CET 1 Capital Ratio consolidato del 33% (31,6% nel 2019).