(Teleborsa) - Il
dossier Autostrade resta sul tavolo delle parti interessate,
CDP-Blackstone-Maquarie, senza che
nulla di formale sia giunto entro la scadenza fissata per il
30 novembre per la vendita dell'88% del capitale posseduto da
Atlantia.
A quanto pare le
valutazioni dei nuovi acquirenti si stanno svolgendo all'insegna della
"massima cautela" ed occorrerà
più tempo per mettere sul piatto una
proposta formale. Un ritardo dettato anche dalla lunga tempistica per l'approvazione del
Piano Economico Finanziario di ASPI, cruciale per definire il valore dell'asset, che ha ricevuto luce verde solo la settimana scorsa.
Le
posizioni restano molto
distanti, sia in relazione agli investimenti previsti dal PEF sia riguardo al valore dell'asset. ASPI e la sua controllate Atlantia ritengono di aver fatto il massimo, con il PEF che mobilita risorse per oltre 21 miliardi di euro al 2038, fra investimenti (14,5 miliardi) e manutenzioni (7 miliardi), cui si aggiungono 3,4 miliardi di risarcimenti per la tragedia del Ponte di Genova. A fronte di ciò le due società contano su una valorizzazione di 11-12 miliardi, congrua a soddisfare le aspettative degli azionisti di riferimento. La cordata guidata da Cassa Depositi e Prestiti, dal canto suo, ha messo sul piato 8,5-9,5 miliardi di euro a fine ottobre per i 100% di ASPI, che esprime un rendimento implicito dell'11% circa, ma se il valore salisse a 11-12 miliardi, tale rendimento calerebbe all'8%.
Quel che è certo è che il
tempo stringe: Atlantia ha già fatto slittare
l'assemblea per l'approvazione del progetto di scissione di ASPI ad una data da convocare entro il 15 gennaio, il che implica una
convocazione entro metà dicembre. Intanto, il CdA di Atlantia farà il punto della situazione mercoledì.
Sotto il profilo operativo, una volta ottenuto il via libera al PEF,
Autostrade va avanti con
l'implementazione del piano e, secondo quanto scrive Il Sole 24 Ore, ha costituito una
società ad hoc, Tecne, posta sotto la Presidenza di
Amedeo Gagliardi, che si occuperà di portare avanti tutte le attività di
progettazione ingegneristica e direzione lavori, operando i sinergia con Autostrade Tech. Una società che nasce con il contributo di
500 persone fra ingegneri, progettisti, addetti ai lavori e tecnici specializzati in sicurezza, e punta ad arrivare ad un organico di
mille persone al 2024, in buona parte giovani professionisti selezionati nei principali atenei italiani. "Si lavorerà per creare un polo di eccellenza , un punto di riferimento per lo sviluppo dell'ingegneria del paese, per dimensione, per innovatività, per rilevanza delle attività svolte, spiega il suo Ad
Stefano Susani. Fra i primi progetti su cui sarà impegnata si annoverano il
passante di Bologna e la
Gronda di Genova, oltre all'allargamento delle corsie sull'attuale rete, ma l'aspirazione di lungo periodo è quella di affacciarsi sul mercato, esternalizzando servizi di ingegneria per la mobilità su terra. Le prospettive sono di realizzare un fatturato di 70 milioni nel 2021, pr conto di ASPI, per assestarsi attorno ai 100 milioni dal 2022.