(Teleborsa) -
Una crisi di governo dal punto di vista economico "del tutto inaccettabile". Ha definito così l'attuale fase politica italiana Andrea Ferretti, economista e docente della Innovation Academy Trentino.
Un
Recovery Plan abbandonato a sé stesso, un danno per la
reputazione del Paese, il rischio di un fallimento tale da farci perdere posizioni in Europa e il pericolo di mandare all'aria il primo vero esperimento europeo di ricorrere al
debito comune. Sono i punti messi in evidenza dall'economista nello spiegare il suo punto di vista sulla crisi dell'esecutivo Conte.
Per Ferretti, infatti, l'assenza di una
regia economica e
politica dietro il piano di resilienza e ripresa lo renderebbe una sommatoria di "progettini che sarebbero molto utili elettoralmente ma del tutto inutili per la nostra sopravvivenza post Covid". Inoltre l'economista ricorda come l'Italia il 30 aprile si dovrà presentare di fronte alla Commissione Ue con un Recovery Plan "serio" che sarà sottoposto a valutazione accurata "con
indici di performance molto robusti" che il Paese non può fallire.
"Se gli altri Paesi europei riuscissero a ripartire con slancio dopo la fine della
pandemia grazie anche ai fondi europei e al contrario noi rimanessimo bloccati al palo per le nostre beghe elettorali si aprirebbe una voragine tra i nostri conti e quelli dei nostri partner europei", ha aggiunto Andrea Ferretti, sottolineando come il pericolo di conti in disordine possano diventare facile preda delle
istanze rigoriste dei paesi del nord.
Infine, l'economista mette in guardia dal pericolo che il fallimento in Italia del Recovery Fund possa mettere definitivamente una pietra sopra ad ogni altro tentativo comunitario nella direzione del
debito comune europeo, con i popoli del nord "che ci ringrazierebbero divertiti".