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Commercialisti, Moretta: "Non c'è più tempo serve maggiore impegno dello Stato"

Schiavo, Confesercenti: "Necessari strumenti validi e tempestivi"

Economia
Commercialisti, Moretta: "Non c'è più tempo serve maggiore impegno dello Stato"
(Teleborsa) - "Se vogliamo realmente salvare il mondo produttivo, è necessario un impegno più consistente da parte dello Stato, che deve sopperire in maniera efficiente al calo di fatturato di tantissime imprese. Dopo ogni grande crisi c'è la necessità di ricostruire, ma servono interventi rapidi: non c'è più tempo da perdere, altrimenti ci ritroveremo i tribunali stracolmi di società fallite, soprattutto le piccole e medie imprese". Questo l'allarme lanciato dal presidente dell'Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Napoli, Vincenzo Moretta, nel corso del forum "Pandemia, crisi senza fine", promosso da Mattina 9, il morning show condotto da Mariù Adamo in onda su Canale 9 - 7 Gold.

"I commercialisti – ha sottolineato Moretta – possono svolgere un ruolo di primo piano nell'attuazione del Recovery Plan e già dal decreto Cura Italia ci siamo messi al lavoro per declinare le norme emanate dallo Stato: stiamo lavorando il triplo rispetto all'ordinario e lo stiamo facendo allo scopo di difendere un tessuto economico fondamentale per il futuro dell’Italia".

Al forum ha preso parte anche Vincenzo Schiavo, presidente Confesercenti Campania. "Nei giorni scorsi – ha affermato Schiavo –abbiamo avuto la possibilità di incontrare il viceministro dell'economia, Misiani, al quale abbiamo fatto presente la difficoltà ancora più grave della nostra Regione e di tutte le aziende del Sud Italia, che partono con un gap maggiore rispetto a quelle del Nord a causa di un'economia fragile già in epoca pre pandemica. Il nostro obiettivo è quello di portare opportunità nella nostra regione. Il tempo è stato il grande dramma di questa pandemia, perché le risposte sono arrivate con grande ritardo e nel frattempo abbiamo perso economie, imprese ed imprenditori. Adesso dobbiamo fare in modo che il governo ci ascolti e che non ritardi ancora una volta nell'emanazione dei ristori. Non dobbiamo lasciare nessuno per strada, soprattutto in una regione difficile come la nostra in cui il tasso di disoccupazione è di per sé molto alto. Noi faremo di tutto perché ciò non avvenga, ma è ora che lo Stato dimostri la propria efficienza con strumenti validi e soprattutto tempestivi".



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