(Teleborsa) - Il settore della
moda del
Regno Unito ha inviato una lettera aperta al governo di
Boris Johnson per denunciare il rischio di essere decimato dalla
Brexit e chiedere misure di sostegno e alleggerimenti delle imposte. A riportarlo è il Financial Times.
La
moda e il
tessile, "industrie che contribuiscono con 35 miliardi di euro al PIL del Regno Unito (più della pesca, della musica e dell'auto insieme) e danno lavoro a circa un milione di persone", rischiano "di essere decimate dall'accordo di Brexit e dall'attuale politica del governo", si legge nell'appello firmato da
400 operatori del settore e inviato al premier, al ministro della Cultura, a quello dell'Industria e al titolare degli Interni.
Per il mondo della moda, infatti, l'accordo concluso tra l'Ue e Regno Unito "lascia un vuoto in cui si dovrà trovare lo spazio per la libera circolazione delle merci e dei servizi per gli stilisti". Nella lettera si ricorda all'esecutivo di Londra come l'
Unione europea sia il più grande partner sia per l'export che per l'import, denunciando
ritardi "e una montagna di
burocrazia" dovuta alle nuove regole: nuovi visti individuali, costi supplementari, certificazioni aggiuntive per componenti e materie che provengono da Paesi extra-Ue, oltre ai ritardi nelle spedizioni e nelle consegne.