Facebook Pixel
Milano 16:24
34.342,98 +1,19%
Nasdaq 16:24
17.701,33 +1,55%
Dow Jones 16:24
38.281,53 +0,51%
Londra 16:24
8.141,35 +0,77%
Francoforte 16:24
18.190,16 +1,52%

Covid, Regione Campania: "Inserire tamponi nella lista degli esami diagnostici coperti dal SSN"

La proposta del consigliere regionale Tommaso Pellegrino (Italia Viva) a tutte le regioni italiane

Economia, Salute e benessere
Covid, Regione Campania: "Inserire tamponi nella lista degli esami diagnostici coperti dal SSN"
(Teleborsa) - Inserire i tamponi molecolari e i test sierologici anti Covid nella lista degli esami diagnostici che possono essere effettuati in convenzione con il sistema sanitario nazionale. Questa la proposta formulata da Italia Viva a sostegno dei lavoratori, dei professionisti, delle partite iva che, per motivi di lavoro, sono costretti a sottoporsi periodicamente ai test. La mozione parte dal Consiglio regionale della Campania con l'intento di estenderla anche nelle altre regioni.

"Bisogna indirizzare i fondi destinati alle regioni per l'emergenza Covid-19 per la copertura delle esenzioni, totali o parziali, dei ticket sanitari destinati ai lavoratori, alle categorie a rischio e ai professionisti che devono sottoporsi ai test di frequente per poter continuare a lavorare in piena sicurezza per loro stessi, per i colleghi e per i clienti. Ciò – ha affermato Tommaso Pellegrino, presidente del gruppo di Italia Viva in Consiglio Regionale della Campania – consentirebbe di potenziare l'azione di prevenzione e controllo nella diffusione della pandemia attraverso un fitto monitoraggio della popolazione grazie a un più alto numero di test eseguiti in tempi brevi".

Secondo le associazioni di consumatori, i costi medi dei test e dei tamponi, sono ancora proibitivi, specie se si deve fare i conti con un controllo periodico stretto. Il costo di un tampone molecolare – stando ai dati di Altroconsumo – oscilla tra i 64 e i 105 euro, a seconda delle regioni, mentre quello di un test sierologico si aggira, in media, intorno ai 48 euro.

"Con questa proposta – sottolinea Pellegrino – si potrebbe colmare un vulnus grave presente nel decreto Rilancio del governo che prevede solo il credito d'imposta al 60% per le sanificazioni e l'acquisto dispositivi di protezione, senza contemplare rimborsi per i tamponi che costituiscono per le famiglie in difficoltà e per le partite iva, già duramente colpite dalla crisi economica legata alla pandemia, un costo difficile da sostenere. Su questo punto anche l'Agenzia delle Entrate ha chiarito che le spese sostenute per eseguire test sierologici sul personale dipendente, non essendo riferibili né all'attività di sanificazione, né all'acquisto di dispositivi di protezione individuale e di altri dispositivi, vanno escluse dal calcolo del credito di imposta. L'articolo 125 del Dl 34/2020 non esclude, però, la cumulabilità del credito di imposta con altre agevolazioni ma, appunto, occorre verificare che un'analoga possibilità sia prevista dall'altra misura agevolativa. Ecco perché chiediamo che tutte le regioni, a partire dalla Campania, facciano la loro parte per sostenere chi sta subendo oltremodo la crisi".



Condividi
```