(Teleborsa) - In vista della definizione del
Piano per le riaperture arriva
l'appello delle associazioni rappresentative del commercio per consentire l'operatività dei centri commerciali anche nei weekend.
Le associazioni del commercio - ANCC-Coop, ANCD-Conad, Confcommercio, Confimprese, CNCC–Consiglio Nazionale dei Centri Commerciali e Federdistribuzione - chiedono dunque di
permettere a tutti i punti vendita presenti in
centri, parchi e gallerie commerciali di riprendere la completa attività, ripristinando l’apertura anche nei fine settimana, nel rispetto dei protocolli di sicurezza.
"Sin dall’inizio dell’emergenza centri, parchi e gallerie commerciali hanno adottato
protocolli di sicurezza stringenti che offrono tutte le garanzie necessarie a tutelare al meglio consumatori, dipendenti e fornitori dal rischio di contagio", sottolineano le associazioni, tracciando un bilancio del
danno causato dalle chiusure nei weekend: 140 giorni di chiusura, un
calo del giro d'affari del 40% per un
ammanco di fatturato pari a 56 miliardi annui. "Numeri - si afferma - che mettono a repentaglio la tenuta delle aziende, con il rischio di forti
ricadute occupazionali".
Le associazioni del commercio denunciano anche che i ristori economici per le imprese del settore "sono stati quasi nulli e inadeguati a coprire le perdite già consolidate" e segnalano che c'è
"l'urgenza di un’iniezione di liquidità" anche attraverso uno spostamento temporale delle
scadenze fiscali e previdenziali, la semplificazione dell'
accesso al credito ed un nuova
misura sugli affitti, con la previsione del credito di imposta anche per il 2021.
L’auspicio delle associazioni del commercio è che il Governo decida per un cambio di indirizzo e che inserisca, all’interno del programma delle ripartenze, la riapertura dei punti vendita in centri, parchi e gallerie commerciali nei fine settimana.