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Lavoro, Orlando: "Blocco mirato licenziamenti utile a settori diversi"

Il commento del ministro del Lavoro alla norma inserita nel decreto Sostegni bis

Economia
Lavoro, Orlando: "Blocco mirato licenziamenti utile a settori diversi"
(Teleborsa) - "Non basta, ma dobbiamo progressivamente tornare a un meccanismo ordinario e la norma – contenuta nel pacchetto lavoro del decreto Sostegni bis, varato ieri dal governo – lo fa, cercando di difendere quanto più possibile il lavoro legando l'utilizzo della cassa integrazione Covid a un blocco selettivo dei licenziamenti". È quanto ha affermato il ministro del Lavoro, Andrea Orlando, rispondendo ai sindacati che non giudicano sufficiente il prolungamento al 28 agosto del blocco dei licenziamenti per le aziende che utilizzano la Cassa Covid.

Orlando, intervenuto stamani a Radio 1, ha precisato come "alcuni strumenti di carattere generalizzato possono rivelarsi utili in alcuni settori, e in altri no". "Per fare alcuni esempi, il tessile e la moda, in questo momento sono in grande difficoltà, mentre l'edilizia, anche grazie alla partenza del Superbonus 110%, vive una fase molto positiva. Ecco perché – ha spiegato il ministro – lo stesso strumento applicato in campi diversi può avere effetti distorsivi". Per Orlando servono, dunque, iniziative "di carattere selettivo".

Riguardo alla Naspi (indennità di disoccupazione) il ministro del Lavoro ha sottolineato che "da ora in poi non avrà più il décalage. Fino alla fine dell'anno, non verrà più ridotta". Questo perché – ha spiegato Orlando – "il criterio secondo cui si riteneva che, al passare dei mesi, se una persona non trovava lavoro, era anche perché non lo aveva cercato, in questo momento, in cui il lavoro rischia di scarseggiare, non è più valido. Si è deciso pertanto di eliminare questa penalizzazione".

In merito alle sorti dell'Anpal, l'Agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro – a seguito del suo commissariamento e della destituzione del presidente Mimmo Parisi, nominato durante il primo governo di Giuseppe Conte – Orlando ha annunciato che l'agenzia "non tornerà all'interno del ministero del Lavoro ma vi sarà più raccordo". Per il ministro "si tratta di rivederne le funzioni, di farne uno strumento che agevoli il dialogo tra le regioni e il ministero, quindi che sia funzionale ad entrambi". Sempre in riferimento all'Anpal, Orlando ha anche sollevato la questione della "governance" da semplificare. "Questa doppia figura presidente-direttore – ha affermato il ministro – ha spesso prodotto tensioni che possono esser superate, prendendo il modello di altre agenzie che hanno soltanto una figura di riferimento".

Sul fronte Covid, Orlando ha affermato che la campagna di vaccinazione per fermare il contagio da Covid-19 nelle aziende italiane "è partita a velocità diverse, a seconda della regione". In tale scenario per Orlando è necessario "sollecitare le regioni", affinché possano "utilizzare il più possibile questo strumento, anche raccogliendo una domanda molto forte che viene dalle imprese. Le regioni devono dare la disponibilità a fornire il vaccino – ricorda il titolare del dicastero di via Veneto – con l'onere del ritiro a carico delle imprese, una volta definito il punto vaccinale".


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