(Teleborsa) - Nuova mossa nello scacchiere del risiko bancario italiano. A rompere gli indugi è
Unipol che, attraverso una nota diramata da
UnipolSai nella serata di ieri, ha annunciato un
reverse accelerated book-building sul 6,62% della Popolare di Sondrio, di cui è attualmente azionista al 2,9%.
In caso di pieno successo dell'operazione (reverse accelerated book-building) la compagnia bolognese guidata da Carlo Cimbri
diventerà primo azionista della banca valtellinese con il 9,51% del capitale sociale.
Obiettivo? L’operazione - ha spiegato Unipol nella nota - "si inquadra nella strategia di UnipolSai finalizzata a contribuire ai piani di sviluppo della Banca, partner industriale del Gruppo Unipol dal 2010 nel comparto della bancassicurazione Danni e Vita".
La quota al 9,51% di Unipol in Banca Popolare di Sondrio (BPS) fornirà, poi, alla compagnia bolognese un peso rilevante nella strategia industriale di BPS che, negli ultimi tempi, è stata citata più volte come preda perfetta nelle operazioni di M&A tra le banche italiane, in vista della sua trasformazione in SpA, attesa entro la fine dell'anno.
Proprio in tema di M&A si riaccende il
risiko bancario che vede come obiettivo di breve termine una possibile integrazione con BPER, di cui Unipol è il maggiore azionista con il 19%. Una ipotesi che metterebbe in stand-by un potenziale merger tra BPER e
Banco BPM sinora caldeggiato dal CEO di Piazza Meda,
Giuseppe Castagna.