(Teleborsa) - Con il lancio della sua prima campagna di equity crowdfunding su
Mamacrowd – la principale piattaforma italiana nel settore per capitale raccolto –
Jamin Portofino, prima azienda in Italia per il
cantinamento underwater di vini prodotti da diverse etichette che affronta con metodo scientifico la ricerca sulla conservazione in mare, ha
raccolto circa 238.352 euro in meno di tre giorni, superando così l'obiettivo minimo di raccolta.
L'obiettivo della campagna, – si legge in una nota – è quello di raccogliere
600mila euro, per incrementare le attività di ricerca e sviluppo, grazie alla c
onvenzione siglata con DAGRI Università di Firenze, ampliare i servizi alle cantine e realizzare la
"carta" dei vini UnderWaterWines. Grazie al crowdfunding, Jamin punta a consolidare la propria presenza sul mercato internazionale, portando così all'estero l'esperienza italiana di cantinamento subacqueo e sviluppando tecnologie nel campo dell'anticontraffazione. L'azienda sta infatti sviluppando
chip e criptature blockchain per proteggere l'unicità e l'origine di ogni bottiglia depositata sui fondali marini.
"Il riscontro al lancio della campagna di crowdfunding ha superato le aspettative, un segnale davvero incoraggiante per Jamin e per tutto il settore – ha affermato
Emanuele Kottakhs, founder di Jamin Portofino –. Gli UnderWaterWines si stanno affermando non solo presso gli operatori di settore ma sempre più anche nel grande pubblico. Ci auguriamo che la campagna prosegua con successo anche per poter continuare a contribuire a questa rivoluzione del settore enologico".
Entrata nel mercato nel 2018, Jamin è la prima società ad aver applicato il
metodo di conservazione isobarica, creando il primo
Champagne AOP UnderWater, affinato in
condizione di iso-pressione nei fondali protetti di Portofino a -52 metri. Questo metodo innovativo consente al vino, sott'acqua, di evolvere le sue caratteristiche grazie a fattori fisici unici, alcuni dei quali difficilmente riproducibili in cantina, quali pressione, moto delle correnti marine, temperatura costante e assenza di luce. Inoltre, questa tecnica permette di conservare più a lungo inalterate le caratteristiche inconfondibili dei singoli vini, aspetto di primaria importanza specie nell'attuale contesto pandemico in cui le cantine soffrono di numerosi invenduti.