(Teleborsa) -
Banca MPS annuncia di "aver dato
mandato ai propri legali per proporre una
denuncia contro ignoti in relazione alle
notizie diffuse sul mercato che hanno determinato una significativa
alterazione del corso delle quotazioni dei titoli obbligazionari subordinati".
Con questa brevissima nota la banca senese chiude una giornata di passione, non tanto sulle azioni che hanno segnato in chiusura un -1,4% attestandosi a 1,2265 euro, quanto sui bond subordinati, che hanno evidenziato perdite a due cifre.
A scatenare l'ondata di vendite sui bond sono stati i
timori, alimentati da indiscrezioni di stampa, di un
possibile spezzatino della banca senese e di un eventuale
procedimento di risoluzione, che potrebbe pesare proprio sui
bond subordinati, provocandone il "riassorbimento", nel caso in cui il CET 1 dovesse scendere sotto la soglia imposta dalla BCE. Un test importante sarà l'esito dello stress test che l'EBA annuncerà a fine luglio.
Proprio
l'Istituto di Francoforte, scriveva ieri l'ANSA, sarebbe
in pressing per definire le tempistiche dell'aumento di capitale da 2,5 miliardi, che la banca dovrebbe realizzare nel caso in cui il Tesoro, azionista con una quota del 64%, non trovasse un partner per la privatizzazione. Aumento che parrebbe sempre più probabile di fronte alle
reticenze di Unicredit ad aggregarsi con la banca senese e che dovrebbe realizzarsi fra la fine del 2021 e l'inizio del 2022.