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Trasporto aereo, Iccsai: 2020 il "ground zero", la ripresa tra difficoltà finanziarie e decarbonizzazione

Presentato il 15esimo rapporto dell'Università di Bergamo sul traffico aereo.

Economia, Trasporti
Trasporto aereo, Iccsai: 2020 il "ground zero", la ripresa tra difficoltà finanziarie e decarbonizzazione
(Teleborsa) - Il “ground zero” del trasporto aereo. Il Fact Book 2020-2021 dell'Iccsai Transport and Sustainable Mobility Center dell'Università degli Studi di Bergamo – giunto alla 15esima edizione e presentato nel corso dell'evento “Il trasporto aereo nel futuro della mobilità” – ha definito così il 2020 del settore che ha affrontato "un ridimensionamento delle attività mai avvenuto prima in tutta la storia dell'aviazione civile". Una crisi che ha riguardato il mondo intero ma che ha trovato nel contesto europeo il suo epicentro, favorita anche dalla struttura del mercato in Europa.

Nel 2020, infatti, il traffico passeggeri nel continente ha registrato complessivamente un crollo del 72,7% – superiore al calo avvenuto negli Stati Uniti (-63%), ad esempio – che ha raggiunto un picco nel secondo trimestre, in concomitanza con il lockdown totale che ha caratterizzato l'Europa, pari al -97%. La diminuzione del numero di passeggeri, che ha riguardato il trasporto aereo in maniera più rilevante, non ha però risparmiato anche le altre forme di mobilità: lo scorso anno il numero di viaggiatori del trasporto ferroviario è diminuito di circa il 40%.

La crisi ha avuto pesanti ripercussioni anche sulle capacità operative dei diversi operatori. Il rapporto ha segnalato "un vero e proprio rischio di fallimento dell'intero settore". "Siamo pienamente consapevoli che la crisi provocata dalla pandemia non poteva essere né prevista, né scritta – ha affermato in apertura il presidente di SACBO, Giovanni Sanga – Tuttavia, siamo a descriverla a valle di un percorso che, per la prima volta nella storia del trasporto aereo, ha azzerato praticamente le operazioni, costringendo il settore a ripensare le strategie e ad elaborare vie d’uscita possibili, ovvero praticabili, tenuto conto della stretta dipendenza dei processi aeronautici dall’indice di diffusione del Covid-19 e delle misure restrittive introdotte per arginare l’emergenza sanitaria". "Allo stato attuale e in prospettiva, in vista della imminente adozione del Green Pass europeo, dobbiamo aspettarci un rimbalzo della domanda proprio nell’area domestica euromediterranea. Il che significa ripresa dei rapporti frontalieri in una dimensione di chiarezza e uniformità degli obblighi per chi viaggia e garanzia di sicurezza da parte di aeroporti e compagnie aeree", ha aggiunto.

"Nel PNRR la Commissione europea non voleva sentire parlare di aeroporti. Noi ci siamo opposti a questo tipo di approccio brutale e abbiamo salvato qualche piccolo spazio", ha dichiarato Giuseppe Catalano, Coordinatore della Struttura Tecnica di Missione del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili, durante la tavola rotonda successiva alla presentazione del rapporto. Catalano ha però posto l'accento sulla necessità di garantire la decarbonizzazione del trasporto aereo, sia da parte delle compagnie sia degli aeroporti. "Dobbiamo affrontare il tema della sostenibilità ambientale – ha sottolineato, auspicando che si possa tornare ai volumi del passato, "ma con modalità nuove".

Marco Troncone, amministratore delegato di Aeroporti di Roma, si è detto pienamente consapevole della sfida della sostenibilità – "chi non la accoglierà sarà proiettato fuori dal mercato – ma ha evidenziato che tutti sono chiamati a fare la loro parte: compagnie aeree, aeroporti, viaggiatori ma anche il settore pubblico. "Non è solo un tema di policy making, di incentivazione o di norma – ha sottolineato – non si possono solo imporre divieti o penalizzare chi ha un'impronta ambientale, bisogna anche aiutare chi riuscirà a essere più virtuoso". "Una politica di incentivazione o di sussidio, seppur temporanea, all'adozione dei SAF (Sustainable Aviation Fuel, ndr) deve essere contemplata", ha aggiunto.

Anche Armando Brunini, amministratore delegato di SEA, ha condiviso la posizione di Troncone sulla necessità di fare la propria parte e ha messo in evidenza il tema dello shift modale. "Il trasporto aereo si deve focalizzare sul medio e lungo raggio, che è la sua vocazione mentre è giusto che il raggio breve vada dove più è possibile verso il treno". In particolare, Brunini ha individuato nell'intermodalità e nell'accessibilità i due principi cardine dell'equilibrio modale.

Il DG di ACI Europe, Olivier Jankovec, ha spostato il discorso sull'aspetto finanziario della sostenibilità. "Dobbiamo affrontare questa sfida in una situazione di estrema debolezza finanziaria e in fase di ripresa ci sono anche squilibri fortissimi tra attori del settore". Jankovec ha messo in evidenza in particolare i 32 miliardi indirizzati alle compagnie aeree a livello europeo rispetto ai 2 miliardi destinati agli aeroporti. Una situazione "molto preoccupante" perché – ha dichiarato – le conseguenze economiche della crisi pandemica sul settore mette a rischio gli investimenti su digitalizzazione e decarbonizzazione. Il DG di ACI Europe è tornato anche sulle parole di Catalano in merito ad una certa ritrosia di Bruxelles a sostenere gli aeroporti, evidenziando però che spesso i maggiori ostacoli sono stati posti dagli Stati membri.

Sulla sostituibilità delle rotte aeree con il treno è intervenuto anche Emilio Bellingardi, DG di SACBO. "Esistono Paesi al mondo dove l'urbanizzazione delle città è finalizzata ad essere vicino alle stazioni, ci sono Paesi come l'Italia dove per la maggior parte della popolazione raggiungere una stazione ferroviaria vuol dire aumentare pesantemente i tempi di percorrenza", ha dichiarato. "La politica del ferro è assolutamente da inseguire, gli aeroporti lombardi invocano da anni di essere messi in rete, però immaginare in Italia di sostituire una parte importate delle rotte con il treno sia ancora abbastanza difficile". Anna Masutti, presidente di RFI, ha infine sottolineato l'importanza dei commissari nell'implementazione dei collegamenti con gli aeroporti attraverso la rete ferroviaria. "Grazie alla presenza dei commissari su tutto il territorio si avrà la possibilità di applicare delle procedure semplificate, armonizzate e uniformi".
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