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Cessione MPS, UniCredit e MEF avviano interlocuzioni in esclusiva

Tra i principali presupposti concordati per il buon esito dell'operazione ci sono l'esclusione di contenziosi straordinari, l'esclusione dei crediti deteriorati e l'accordo sulla gestione del personale

Finanza
Cessione MPS, UniCredit e MEF avviano interlocuzioni in esclusiva
(Teleborsa) - L'uscita del Ministero dell'economia e delle finanze (MEF) dal capitale della Banca Monte dei Paschi di Siena (MPS) è più vicina. In una nota, UniCredit e il MEF hanno affermato di aver "approvato i presupposti per una potenziale operazione avente ad oggetto le attività commerciali di MPS, attraverso la definizione di un perimetro selezionato e di adeguate misure di mitigazione del rischio". Perciò verranno avviate "interlocuzioni in esclusiva per verificare la fattibilità dell'operazione".

MPS potrebbe contribuire al gruppo UniCredit, subordinatamente alla definizione del perimetro dell'operazione, con circa 3,9 milioni di clienti, 80 miliardi di euro di crediti alla clientela, 87 miliardi di euro di depositi della clientela, 62 miliardi di euro di masse in gestione e 42 miliardi di euro di masse in amministrazione. Se l'operazione andasse in porto, l'istituto di Piazza Gae Aulenti si rafforzerebbe in particolare nel Centro-Nord, dove si trova il 77% degli sportelli di MPS; in particolare, la quota di mercato in Toscana salirebbe di 17 punti percentuali, in Lombardia e in Emilia Romagna di 4 punti percentuali e in Veneto di 8 punti percentuali. Viene sottolineato che l'operazione permetterebbe a UniCredit di "accelerare i piani di crescita organica e agevolare il raggiungimento di ritorni sostenibili superiori al costo del capitale".

Tra i principali presupposti concordati con il MEF per verificare la fattibilità dell'operazione a livello patrimoniale ed economico, UniCredit evidenzia: la neutralità della stessa rispetto alla posizione di capitale del Gruppo su base pro forma; un accrescimento significativo dell’utile per azione dopo aver considerato le possibili sinergie nette dell'operazione ed in ogni caso il mantenimento dei livelli attuali di utile per azione anche prima di tener conto delle possibili sinergie al 2023; l'esclusione di contenziosi straordinari non attinenti all’attività di ordinaria gestione bancaria e di tutti i relativi rischi legali, attuali o potenziali; l'esclusione dei crediti deteriorati e l’adeguata copertura di eventuali ulteriori rischi di credito che siano identificati anche a seguito della due diligence attraverso modalità da definire; l'accordo sulla gestione del personale in funzione del compendio inerente all’esercizio delle attività commerciali, al fine di assicurare un’integrazione agevole, rapida ed efficace del business nel Gruppo.

L'operazione sarà subordinata al positivo esito della due diligence legale, patrimoniale, fiscale, contabile e industriale, e delle interlocuzioni con il MEF e MPS finalizzate ad arrivare a una più puntuale definizione della struttura, dei termini e del perimetro dell'operazione, oltre che alla successiva definizione dei relativi accordi vincolanti. A seguito dell'annuncio in data odierna, si legge nella nota, UniCredit concorderà con MPS l'accesso ad una virtual data room dedicata per lo svolgimento dell'attività di due diligence. Pier Carlo Padoan, in ragione del suo precedente incarico di Ministro dell'Economia e delle Finanze, ha deciso di astenersi dalla deliberazione del CdA di UniCredit.

"Durante il periodo di due diligence eseguiremo analisi dettagliate e verificheremo se saremo in grado di definire una transazione che possa soddisfare i parametri concordati. Allora, e solo allora, avremo gli elementi per decidere se procedere", ha commentato il CEO di UniCredit Andrea Orcel, sottolineando come i presupposti concordati con il MEF siano "la base" per entrare in un periodo esclusivo di due diligence e negoziazione. "Liberare l'enorme valore che UniCredit ha al suo interno continua ad essere la nostra priorità - ha aggiunto - Tuttavia, sono sempre stato chiaro sul ruolo che l'M&A potrebbe giocare come potenziale acceleratore in grado di migliorare i nostri risultati strategici".
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