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Green Pass, Bonomi: "Sindacati irresponsabili. Nel Governo c'è chi flirta con No vax"

Capone (UGL): "Inaccettabili critiche di Confindustria. Bonomi non faccia polemiche"

Agroalimentare, Economia
Green Pass, Bonomi: "Sindacati irresponsabili. Nel Governo c'è chi flirta con No vax"
(Teleborsa) - I sindacati hanno mostrato "irresponsabilità" in merito alla vicenda dell'applicazione di protocolli di sicurezza nelle imprese che includano il Green Pass. Questa l'accusa lanciata oggi dal presidente di Confindustria Carlo Bonomi nel suo intervento all'assemblea di Federalimentare.

"Come presidente di Confindustria – ha spiegato Bonomi – ho tentato ogni cosa per convincere il sindacato che dovevamo fronteggiare questa nuova minaccia con lo stesso spirito che ci ha portato tutti quanti a convenire su protocolli di sicurezza sui luoghi di lavoro, nel momento più aspro del virus, quando ancora non c'erano i vaccini, nella primavera del 2020. Protocolli che erano i più avanzati d'Europa. Bastava adeguare quelli esistenti all'uso estensivo del Green Pass nei luoghi di lavoro. Il sindacato, o almeno una parte del sindacato, ha detto no. Preferisce gettare la palla nel campo del governo e dire: 'Se volete e ve la sentite, imponete con una legge l'obbligo vaccinale'. È una fuga dalla responsabilità e non lo dico io, l'hanno detto sindacalisti di peso come Benvenuto, Pezzotta, Cofferati. È una posizione assunta sapendo che nella maggioranza di governo c'è chi ha flirtato coi no-vax. E chiedere una legge significa in questo quadro non avere né il Green Pass né l'obbligo vaccinale. Non capisco come la responsabilità manifestata l'anno scorso ora sembra in questo Paese svanita".

Critiche alle quali ha risposto piccato il segretario generale dell'UGL, Paolo Capone. "In questo momento, più che mai, – ha affermato Capone – occorre superare le polemiche strumentali e ideologiche nell'interesse del Paese, pertanto non sono accettabili le critiche di Confindustria ai sindacati. Come sottolineato dal Capo dello Stato, la vaccinazione rappresenta un dovere morale e civile in quanto costituisce il principale strumento di contrasto alla pandemia e, al tempo stesso, il presupposto indispensabile per una ripresa economica stabile. Come Sindacato UGL, siamo favorevoli all'introduzione dell'obbligo vaccinale, tuttavia una scelta cruciale come l'estensione obbligatoria del Green Pass ai lavoratori, non può essere adottata mediante accordo sindacale, o peggio, in via unilaterale. A tal fine è essenziale una norma di legge ad hoc preceduta da una discussione del Parlamento. Sul fronte dell'organizzazione del lavoro e degli spazi comuni nelle aziende siamo disponibili a discutere delle soluzioni più idonee per rafforzare i presidi e le garanzie a protezione dei lavoratori. Auspichiamo, dunque, la convocazione di un tavolo fra Governo, parti sociali e datoriali per aggiornare i protocolli di sicurezza attualmente vigenti al fine di implementare le tutele. Per cui credo – ha concluso – non siano opportune le polemiche da parte di Bonomi".


Nel suo intervento Bonomi non ha risparmiato una stoccata all'esecutivo Draghi definendo la bozza di decreto sulle delocalizzazioni Orlando-Todde una misura "lesiva dell'interesse economico del nostro Paese". Per il presidente di Confindustria "il decreto Orlando-Todde è la fotocopia della logica punitiva della legge Florange francese del 2014, legge del tutto smontata dalla Corte costituzionale francese come contraria alla libertà d'impresa garantita dai trattati europei".

All'assemblea di Federalimentare Bonomi ha, infine, sottolineato "il ruolo assolutamente preminente dell'industria di trasformazione alimentare italiana" invitando la politica ad "attivarsi per una serie di interventi che aiutino rispetto a rischi strutturali del secondo comparto dell'industria italiana, dopo la meccanica".
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