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BCE, De Guindos: picco inflazione a novembre ma nel 2022 rallenterà

Due i fattori di rischio: peggioramento delle strozzature sugli approvvigionamenti globali e effetto sui salari. Nessun rinvio su Basilea III.

Economia
BCE, De Guindos: picco inflazione a novembre ma nel 2022 rallenterà
(Teleborsa) - Il vicepresidente della BCE, Luis De Guindos, ha dichiarato che al momento le previsione di inflazione dell'istituzione indicano una moderazione sul medio termine, dopo l'impennata del 2021, ma ci sono due fattori di rischio da tenere sotto controllo: il rischio che le strozzature sugli approvvigionamenti globali creino pressioni peggiori del previsto e il rischio che si creino spinte dalla crescita dei salari. "La nostra previsione – ha dichiarato il banchiere centrale in occasione di un collegamento ad un webminar del Financial Times sul futuro dell'Europa – è che l'inflazione continuerà a salire, forse toccherà un picco attorno a novembre del 3,4-3,5%, ma i dati del 2021 sono distorti da fattori temporanei, che nel 2022 si invertiranno e l'inflazione inizierà a rallentare".

Secondo la Banca Centrale Europea il caro vita dell'area euro si porterà attorno all'1,7% nel 2022 e che continuerà a frenare invece nel 2023 all'1,5%. "Questo è lo scenario centrale, ma al tempo stesso indichiamo chiaramente che ci sono alcuni rischi potenziali al rialzo: primo, la possibilità che le strozzature sulle forniture siano peggio del previsto, secondo, gli effetti di secondo livello sui salari, che finora non ne abbiamo visto segnali ma dobbiamo essere molto vigilanti. Questi sono i due fattori a cui dobbiamo stare molto attenti", ha avvertito De Guindos.


Quanto ai maxi rifinanziamenti ultra agevolati alle banche della BCE, il vicepresidente ha sottolineato che i Tltro "sono stati piuttosto positivi per mantenere il flusso credito durante la pandemia, ma si tratta di una misura eccezionale e quando la pandemia sarà finita dovremo aggiustare i nostri strumenti, parallelamente all'evoluzione dell'economia". Nessuno proroga invece per quel che riguarda la revisione dei criteri prudenziali sul settore bancario Basilea III. Per De Guindos va attuata "rapidamente", senza "limitazioni, rinvii o annacquamenti". "I benefici della riforma superano potenzialmente i potenziali rischi", ha affermato. "La nostra opinione è che la piena attuazione di Basilea III sia possibile e che qualunque misura per limitare, rinviare o annacquare non sarà positiva per il settore bancario. "L'attuazione di Basilea III è qualcosa che va fatto, sarà un pilastro per garantire la solvibilità delle banche europee", ha concluso.
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