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Expo Ferroviaria 2021, Viale: "Idrogeno sarà motore importante per l'Italia. Effetto volano da PNRR"

Intervista all'amministratore delegato e direttore generale Alstom Italia

Economia, Trasporti
Expo Ferroviaria 2021, Viale: "Idrogeno sarà motore importante per l'Italia. Effetto volano da PNRR"
(Teleborsa) - "Oggi Alstom è presente in Italia con più di 3.500 persone e continueremo a crescere. La grande sfida del futuro è creare una mobilità sostenibile e digitale. E l'idrogeno è una grande opportunità, non solo per il settore ferroviario ma per tutto il paese. Credo possa essere una interessante rivoluzione per assumere un ruolo strategico in Europa sui sistemi di mobilità. Ma per raggiungere questi obiettivi bisogna fare sistema". È quanto afferma Michele Viale, amministratore delegato e direttore generale Alstom Italia, in occasione dell'Expo Ferroviaria, in scena dal 28 al 30 settembre a Rho Fiera Milano.






La sostenibilità è al centro del dibattito dell'Expo Ferroviaria. Entro il 2023 avete annunciato il primo treno a idrogeno in servizio in Italia. Ritiene che l'idrogeno guiderà la transizione ecologica della mobilità?

"Il trasporto ferroviario è già di per sé sostenibile in quanto il 70% delle linee sono già elettrificate quindi sicuramente questo è un aspetto importante che si respira all'interno della Fiera. L'idrogeno credo sarà un motore importante soprattutto per l'Italia. Noi avremo il primo treno nel 2023 e credo che questo possa fare da leva per creare un sistema, partendo dall'Hydrogen Valley ovvero la Brescia-Iseo-Edolo, per fare sì che l'idrogeno diventi un metodo importante per trasportare passeggeri e per facilitare la mobilità. Bisogna creare un sistema perché credo che all'interno della Hydrogen Valley, e non solo, si possano inserire altri mezzi di trasporto, dalle automobili ai bus. Il treno ha il grande vantaggio di avere una definizione dei consumi abbastanza chiara per cui permette di dimensionare la produzione di idrogeno per poi inserire altri tipi di soluzioni al di sopra del trasporto ferroviario".

In che misura il PNRR aiuterà ad accelerare questa rivoluzione ecologica?

"Io credo che abbia un'importanza fondamentale. Gli investimenti sono tantissimi, una parte di questi è dedicata anche agli investimenti sull'idrogeno, quindi avrà un effetto volano: permetterà a tutti gli stakeholder del sistema italiano di lavorare in questa direzione. Quanto è stato messo nel PNRR, soprattutto sul fronte della sostenibilità, è molto importante per accelerare questo processo. L'Italia ha un grande bisogno di idrogeno per creare un sistema di trasporto differente rispetto a prima. Noi non abbiamo risorse fossili, non abbiamo altre tipologie di possibilità, e lavorare sull'idrogeno ci permetterebbe di svincolarci da altri tipi di produzioni che oggi non sono nelle nostre capacità in Italia".

Rimanendo in Italia, cosa prevede il Piano strategico per lo sviluppo del sito di Vado Ligure?

"Il Piano strategico che abbiamo presentato la scorsa settimana è basato su due grandi pilastri. Il primo è quello di mantenere la produzione delle locomotive italiane. Il secondo punta a creare una nuova missione al sito che riguarderà attività di manutenzione e service. Questo permetterà di garantire per parecchi anni un importante battente, una visibilità al sito, in quanto le attività di manutenzione e service hanno una visibilità di lunga durata".



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