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Ora di Futuro 2021, Generali: "La scuola è al centro della vita per i bambini della Generazione Alpha"

Presentati al Senato i risultati della terza edizione dell'Osservatorio. Al via le adesioni per l'anno 2021/2022

Economia, Scuola
Ora di Futuro 2021, Generali: "La scuola è al centro della vita per i bambini della Generazione Alpha"
(Teleborsa) - "Educare i bambini di oggi significa garantire un futuro migliore agli adulti di domani". Questo il presupposto alla base di "Ora di Futuro", il progetto di educazione che si rivolge a bambini della "generazione Alpha" attraverso scuola e famiglia promosso da Generali Italia e The Human Safety Net, la fondazione globale creata dal Gruppo Generali a favore delle comunità, con la collaborazione di cinque Onlus: Fondazione Albero della Vita; Mission Bambini; Centro per la Salute del Bambino; Scuola Attiva Onlus; e Informatici senza Frontiere. Giunto al suo terzo anno di vita nel 2020/2021 il progetto – i cui risultati sono stati illustrati oggi al Senato alla presenza della presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati e del country manager e ceo Generali Italia e Global Business Line, Marco Sesana – ha visto al centro il tema "La classe del futuro" con l'obiettivo di dare ai bambini gli strumenti adatti a gestire le esigenze dettate dalla situazione post Covid sulle tematiche di inclusione e relazione digitale.

Ascoltati dall'Osservatorio 2021 attraverso gli oltre 8.500 elaborati realizzati dagli alunni di oltre 5mila classi di III, IV e V elementare di tutta Italia, i bambini della Generazione Alpha hanno immaginato una "scuola al centro della vita", una comunità nella quale sentirsi protetti e fare esperienze di relazioni, di emozioni, di apprendimento e di internazionalità. Una scuola in cui si apprende facendo e ricca di tecnologie innovative; una scuola immersa nella natura ed ecosostenibile, dove imparare i ritmi della terra e mangiare in modo sano; una scuola ricca di spazi per lo sport e lo svago che possa offrire un ambiente aperto al mondo e protetto; una scuola capace di fare conoscere ai bambini il mondo circostante attraverso viaggi reali ma anche virtuali. Dalle famiglie fragili con bambini da 0 a 6 anni è, inoltre, arrivata la richiesta di maggiore empatia, vicinanza e socialità. L'isolamento provocato dal lockdown ha infatti creato situazioni di stress, ansia e disagio psicologico nei genitori e nei bambini più vulnerabili. Dalla terza edizione dell'Osservatorio "Ora di Futuro" è emersa inoltre la richiesta di affrontare problemi pratici – quali la scarsa connessione ad internet, l'assenza di device – che hanno reso difficile il contatto comunicativo continuo. Durante la pandemia la sfida principale dei Centri Ora di Futuro è stata salvaguardare la relazione genitore-bambino, tra l'isolamento sociale imposto dalla pandemia e la vicinanza obbligata genitori e figli. A questo proposito sono state sviluppate strategie di adattamento e processi di resilienza attraverso: 10mila sessioni di counseling; 2mila workshop a supporto della genitorialità; 700 visite domiciliari; 1.800 attività di svago; 500 incontri di gruppo; 200 controlli sanitari.
L'Osservatorio ha misurato, inoltre, l'impatto sociale delle attività svolte nella scuola con Tiresia/Politecnico di Milano secondo la "Teoria del cambiamento" e l'impatto sociale delle attività svolte nei centri Ora di Futuro insieme a The Human Safety Net con il "Sistema di monitoraggio, valutazione e apprendimento MEL".

"Un plauso a Generali per aver creduto in questo progetto e averlo rafforzato durante la pandemia. Un progetto che mette a sistema la formula vincente del volontariato di impresa. Ciò che più mi colpisce – ha dichiarato nel corso del suo intervento Casellati – è lo sguardo aperto e attento rivolto ai nostri bambini e ragazzi. Ne emerge uno spaccato della generazione Alpha. I bambini, colpiti più di altri in quest'ultimo anno dagli effetti dell'emergenza sanitaria, sono stati privati di luoghi, di relazioni e di opportunità per la loro crescita e lo sviluppo della loro personalità. Chiusi dentro le mura di casa, privati degli amici, dei compagni, dello sport, costretti a rimanere per ore davanti allo schermo di un computer, hanno certamente vissuto questi mesi con fatica e sofferenza, esprimendo nei confronti degli adulti un urgente bisogno di cura e protezione. Ma nonostante queste difficoltà e questi grandi cambiamenti individuali e sociali, è stata straordinaria la loro capacità di affrontarli. Chiedere ai bambini di immaginare la scuola e la classe del futuro è stata una formidabile intuizione. Ci ha restituito, infatti, un patrimonio prezioso di idee, suggestioni e proposte. Perché i bambini non sono mai banali e sono in grado di esprimere, anche con un disegno o una vignetta, idee originali e innovative. Sono loro, infatti, che sanno immaginare la scuola di domani. È dovere delle istituzioni mettersi in ascolto dei bambini e dei ragazzi. Guardo con particolare attenzione alle potenzialità di questo progetto".

"Ora di Futuro – ha affermati Sesana – rappresenta il nostro impegno verso le nuove generazioni, perché sono loro il nostro futuro. Il futuro di tutti. Nasce tre anni fa, facendo dialogare i temi della sostenibilità con la didattica più innovativa. Cresce con il coinvolgimento attivo di ragazze e ragazzi, insegnanti, famiglie, associazioni e istituzioni e crea comunità. I bambini ci chiedono una scuola al centro della loro vita per apprendere, crescere e liberare le loro emozioni. Nei centri di Ora di Futuro incontriamo storie di quotidiana straordinarietà, grazie al gran lavoro fatto insieme alle Onlus per sviluppare un patto educativo con le famiglie. Ora di Futuro è un seme che sta crescendo, e mai come oggi dobbiamo innaffiarlo, con impegno e ottimismo. L'ottimismo che è la caratteristica principale dei nostri bambini. Speriamo di portare avanti ancora questo progetto. I primi 3 anni hanno avuto un grande successo ma anche qualche difficoltà dovuta alla pandemia. Questo è un progetto che nasce dalla Fondazione Generali e vede in Italia una concretizzazione di grande prospettiva. Nessuno da solo può cambiare ma tanti impegnandosi insieme possono dare il loro contributo creando una rete".

Dall'analisi degli elaborati condotta da un team di pedagogisti guidati da Roberto Benes, coordinatore nazionale di "Ora di Futuro", emerge che i bambini della "Generazione Alpha" sono ottimisti, anche se quest’anno, dopo due anni di grandi cambiamenti sociali dettati dall'emergenza Covid-19, si è osservata una riduzione del loro impegno diretto per il futuro: il 65,9% presenta infatti un approccio ottimista ma con un atteggiamento più passivo rispetto allo scorso anno. Permane una forte attenzione all'ambiente, con elaborati che si focalizzano sull'uso di energia da fonti rinnovabili, riciclo ed edifici sostenibili – il 70% degli elaborati affronta, infatti, tematiche ambientali – fino a immaginare il lavoro del futuro a tutela della natura. Sono numerosissimi gli elaborati nei quali i bambini immaginano di interagire in modo positivo con gli animali, ricercandone la compagnia. Come emerge dall'Osservatorio, inoltre, i bambini immaginano un mondo con tecnologie avveniristiche e robot: il 58% degli elaborati ha rappresentato aule tecnologiche. La Generazione Alpha, infine, è internazionale e vuole conoscere il mondo. È emersa infatti l'esigenza di viaggi di istruzione, anche virtuali, e di apprendere altre lingue. Un bambino su tre esprime un particolare bisogno di protezione e manifesta il bisogno di una comunità di cui sentirsi parte e da cui sentirsi supportato e protetto. La scuola è vista come la comunità dove, attraverso l'interazione continua tra di loro e con i docenti, si costruiscono i propri saperi e la propria personalità. Emerge anche come i bambini chiedano più ascolto agli adulti perché, a causa dell'esperienza Covid-19, hanno avuto la percezione di aver subito le scelte effettuate dal mondo degli adulti senza che la loro opinione sia mai stata presa in considerazione.

Il progetto Ora di Futuro ha coinvolto nei tre anni 180mila bambini, 11mila classi e 16.500 famiglie. Nel 2021 Ora di Futuro si è arricchito di nuovi contenuti e nuove partnership: ha sviluppato un nuovo modulo sul tema della relazione e dell'inclusione; ha progettato una piattaforma ancora più accessibile per includere i bambini con DSA; ha creato una Community di 550 insegnanti dando crediti formativi a 300 di loro con WeSchool; ha elaborato nuovi podcast sul tema dell'inclusione digitale con Informatici Senza Frontiere; ha donato 500 tablet per le 100 classi più attive. È stata inoltre arricchita l'offerta formativa per educatori e famiglie: con lo sviluppo di nuove piattaforme digitali e percorsi formativi per l'uso consapevole della tecnologia; con la traduzione e divulgazione di contenuti di sostegno alla genitorialità, realizzati in collaborazione con Oxford University e Unicef; con coaching e supporto psicologico a bambini e famiglie durante l'emergenza sanitaria (10mila sessioni di counseling 1.800 attività svago).

Il progetto Ora di Futuro avvia ora la quarta edizione 2021/2022 alla quale le scuole possono aderire gratuitamente.


LE MOZIONI DI FIDUCIA PER LA SCUOLA DEL FUTURO – Alla presentazione in Senato ha preso parte una delegazione di 250 bambini, presenti e in collegamento, che ha presentato le seguenti 10 mozioni per la scuola del futuro: Una scuola aperta alle famiglie tutti i pomeriggi affinché diventi luogo d’incontro e di formazione, anche per loro - Classe IV F, Istituto Comprensivo di Monserrato; Una serra fotovoltaica e un laboratorio di cucina che utilizzi le risorse ottenute per la produzione di verdure per la mensa scolastica - Classe V, Scuola paritaria Sacro Cuore di Gesù di Trieste; Banchi con pedali per produrre energia pulita e alimentare i tablet in dotazione e la Lim di classe - Classe V B primaria, Comprensivo Moro/Falcone di Adelfia; Un orto solidale per finanziare le attività della scuola con la vendita dei prodotti e donare parte del raccolto a famiglie bisognose - Classe IV, scuola Ss. Sacramento di Frascati; Dotare ogni scuola di una propria cucina per poter preparare il pranzo giornaliero con prodotti biologici freschi a Km0 - Classe V, Scuola di Prato Sesia; Aree verdi e laboratori in ogni scuola, per favorire gli scambi culturali con alunni di altri paesi - Classe IV, Scuola Tommaso Paccini di Albenga; Nuove tecnologie per imparare insieme lingue e linguaggi come il Braille e il linguaggio dei segni in scuole sicure - Classe IV B, Scuola E. Zerboglio di Pisa; Dotare le scuole di aree verdi per Imparare i ritmi della natura e a rispettare gli animali - Classe IV, Scuola di Moiano; Dotare la scuola di Orti didattici sui tetti e pannelli solari - Classe V B, Scuola Ippolito Nievo; Spazi destinati a "laboratori di riciclo" dove raccogliere carta e plastica da riutilizzare per creare nuovi oggetti di uso scolastico - Classe IV A, I.C. S. G. Bosco di Napoli.









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