(Teleborsa) -
Unicredit ha chiuso il 3° trimestre dell'esercizio con un
utile netto sottostante di 1,1 miliardi di euro, pressoché invariato trimestre su trimestre (+0,5%) ed in deciso aumento rispetto allo stesso trimestre dell'anno precedente (+60%). Nei nove mesi l'utile si attesta a 3,1 miliardi di euro, equivalente a un RoTE sottostante del 7,9%.
I r
icavi nel trimestre si sono attestati
a 4,4 miliardi, in crescita dello 0,8 per cento su trimestre e dell’1,9 per cento su anni, trainati dalle robuste
commissioni su base annua, ma non sul trimestre, e dal positivo andamento del margine di interesse rispetto al trimestre precedente. I
costi sono rimasti pressoché invariati su base annua
a 2,4 miliardi di euro.
La qualità dell’attivo è migliorata nonostante la pandemia Covid-19, con il
rapporto tra crediti deteriorati lordi e totale crediti lordi al 4,5%. Alla fine del trimestre, il CET1 ratio fully loaded era pari al 15,5% con il CET1 MDA buffer fully loaded a 647 punti base. Il patrimonio netto tangibile si è attestato a 53,4 miliardi.
La
guidance per l'esercizio 2021 indica ricavi totali a circa 17,5 miliardi e costi in linea con la guidance precedente attorno ai 9,9 miliardi. La guidance del costo del rischio sottostante è migliorata a circa 30 punti base e quella per l’utile netto sottostante è stata aumentata ad oltre 3,7 miliardi.