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Da Eni nasce Plenitude: l'IPO nel 2022. Descalzi: "Pietra miliare nostra strategia"

E' stata presentata la società che accorpa i business rinnovabili, retail e mobilità elettrica e che punta ad attuare la strategia decarbonizzazione del Gruppo. Alla sua guida è stato posto Stefano Goberti, manager di lunga esperienza, un "veterano" nel Gruppo Eni

Energia, Finanza, Sostenibilità
Da Eni nasce Plenitude: l'IPO nel 2022. Descalzi: "Pietra miliare nostra strategia"
(Teleborsa) - E' stata presentata oggi alla comunità finanziaria Plenitude, la società nata da Eni che integra i progetti nelle rinnovabili, il business retail e la mobilità elettrica. A presentare il nuovo veicolo l'Amministratore delegato di Eni, Claudio Descalzi, e Stefano Goberti, Amministratore Delegato della nuova realtà nata dal progetto Eni Retail & Renewables.

Eni ha ha progettato l’IPO di Plenitude entro il 2022, perché ritiene che sia la miglior soluzione per valorizzare questo business, che si inquadra nella strategia e nell’impegno a lungo termine di Eni verso la decarbonizzazione. Ma i Gruppo manterrà una quota di maggioranza nella newco e prevede che il flottante possa essere attorno al 20-30% el capitale.

"L'IPO di Plenitude è una pietra miliare della nostra strategia di decarbonizzazione e un passaggio fondamentale per la nostra trasformazione attualmente in corso", ha sottolineato Descalzi, aggiungendo che la nuova realtà nasce dall'impegno di Eni per la decarbonizzazione e dalla volontà del Gruppo di realizzare l'obiettivo Net Zero al 2040.

"Nell'ambito di un quadro complesso tutte le società energetiche sono sottoposte a pressioni per trovare un equilibrio nell'allocazione del capitale fra il flusso di cassa positivo e nuovi progetti energetici con rendimenti a più lungo termine. Le aspettative di un'elevata remunerazione degli azionisti rendono ancora più difficile il raggiungimento di questo equilibrio", ha spiegato l'Ad di Eni, aggiungendo che il Gruppo ha messo a punto un "modello" che punta a trovare un equilibrio in tal senso, con una" strategia progettata attorno ad un approccio finanziario peculiare che valorizza le opzioni nell'ambito del nostro portafoglio e ed evidenzia il potenziale delle nostre tecnologie".

"La transizione energetica è prima di tutto una sfida tecnologica. Lo sviluppo e la rapida implementazione da parte di Eni di tecnologie proprietarie ha creato un vantaggio competitivo", ha spiegato l'Ad di Eni, sottolineando che occorre "creare veicoli aziendali indipendenti, con strutture finanziarie pienamente ottimizzate" ed in grado di "attrarre capitali e liberare valore", accelerando la transizione energetica ed allo stesso tempo remunerando gli azionisti.

Alla guida di Plenitude è stato posto Stefano Goberti, un manager vanta una esperienza trentennale in Eni, in Italia e all'estero ed è stato anche Cfo di Saipem. "Sono entusiasta di presentarvi Plenitude, l’avamposto della strategia di decarbonizzazione di Eni", ha detto il Manager svelando il nome ed il nuovo brand.

"La nostra offerta fa leva su alcuni elementi strategici fondamentali: asset con presenza globale e tecnologicamente avanzati, 10 milioni di clienti e numerosi progetti di energia rinnovabile di prossima realizzazione", ha spiegato Goberti, illustrando anche i punti di forza: un bilancio solido, un accesso indipendente ai mercati finanziari, la disponibilità di cassa generata dal retail e un'organizzazione strutturata supportata da un forte azionista di riferimento.

Arriva Plenitude: dall'IPO al Net Zero

Plenitude - ha spiegato Goberti - opererà in un quadro di riferimento molto positivo dove la domanda di energie rinnovabili è in forte crescita e proseguirà nei prossimi anni. L'obiettivo è raggiungere il target di emissioni nette pari a zero entro il 2040, fornendo il 100% di energia decarbonizzata a tutti i clienti.

Plenitude punta all'IPO nel 2022, ma Eni manterrà una "quota elevata nel suo capitale". Il debito netto sarà prossimo a zero il 1° gennaio 2022 e durante il periodo di piano, la generazione di positivi flussi di cassa e l'emissione di debito copriranno ampiamente il fabbisogno per investimenti programmato.

I target cui punta la newco nata dall'Eni sono il raddoppio dell'EBITDA da 0,6 miliardi nel 2021 a 1,3 miliardi nel 2025 ed un cash flow operativo di circa 1 miliardo entro il 2025. Gli investimenti medi annui attesi sono pari a 1,8 miliardi nel periodo 2022-2025, concentrati per circa l'80% sulle rinnovabili.

Guardando al business delle rinnovabili, Plenitude ha l'obiettivo di raggiungere 6 GW di capacità installata rinnovabile entro il 2025, per raggiungere poi i 15 GW di capacità installata entro il 2030. Per fare questo sono stati programmati investimenti per 5,9 miliardi nel periodo 2022 – 2025.

Quanto alla mobilità elettrica, è oggi il secondo maggiore operatore in Italia con circa 6.500 punti di ricarica, che conta di ampliare nei prossimi anni, raggiungendo oltre 31.000 punti di ricarica entro il 2030. L'obiettivo intermedio è implementare la maggior parte della rete di ricarica per i veicoli elettrici entro il 2025 fino a 27.000 punti di ricarica. Quanto ai target finanziari si punta a 600 milioni di ricavi e 100 milioni di EBITDA al 2025.

Per i segmento retail, la società punta a portare i clienti da 10 milioni ( di cui 7,8 milioni in Italia) a 11,5 milioni entro il 2025 e ad oltre 15 milioni entro il 2030 attraverso un piano di investimenti che ammonta ad 1 miliardo nel periodo 2022-2025.
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