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TIM, Gubitosi pronto a passo indietro per "serena e rapida" valutazione offerta KKR

L'amministratore delegato di Telecom Italia ha scritto una lettera al CdA in vista della riunione di domani (26 novembre)

Finanza, Telecomunicazioni
TIM, Gubitosi pronto a passo indietro per "serena e rapida" valutazione offerta KKR
(Teleborsa) - "Al fine di favorire il processo decisionale da parte del consiglio, metto a disposizione del CdA le deleghe che mi avete conferito, per vostra opportuna valutazione. Se questo passaggio consentirà una più serena e rapida valutazione della non binding offer di KKR, sarò contento che sia avvenuto". È quanto ha scritto Luigi Gubitosi, amministratore delegato di TIM, in una lettera indirizzata al consiglio di amministrazione in vista della riunione di domani. "Non posso tacere lo stupore generato da alcune posizioni assunte; mi permetto, quindi, di riassumere il mio pensiero", scrive l'AD in una lunga lettera visionata dall'ANSA.

"L'indicazione di interesse inviata venerdì 19 novembre da KKR riguarda il lancio di una Offerta Pubblica di Acquisto totalitaria verso sia le azioni ordinarie sia le azioni di risparmio. È ovvio, quindi, che i soggetti che potrebbero esserne interessati sono tutti gli azionisti della nostra società. Il destinatario di una eventuale offerta, quindi, non è la società ma i soci che decideranno nella loro autonomia come comportarsi. In questo caso, il CdA deve rigorosamente attenersi alle regole, atteso che non ha un ruolo attivo ma deve assicurare la trasparenza e corretta informazione al mercato".

"In particolare, ai sensi della normativa vigente, qualora l'Offerta venisse formalizzata, il CdA dovrà con totale trasparenza consentire agli azionisti di valutare la convenienza dell'Offerta e la congruità del prezzo offerto". Gubitosi si rivolge poi ai consiglieri indipendenti: "Hanno un ruolo fondamentale in quanto il Consiglio, a tempo debito, dovrà sulla base del lavoro degli amministratori indipendenti, emettere un comunicato che conterrà una valutazione degli effetti che l'eventuale successo dell'Offerta potrà avere sugli interessi della società, sull'occupazione e sulla localizzazione dei siti produttivi".



"In altre parole, il Consiglio deve agire nell'interesse di tutti i Soci e a tutela del mercato, e cioè anche degli azionisti di minoranza, e di tutti gli stakeholders (creditori, dipendenti, ecc..)". Gubitosi si sofferma su quanto avvenuto nel CdA di domenica scorsa, 21 novembre, quando è stata esaminata l'offerta non vincolante del fondo USA. "L'idea, ventilata da alcuni consiglieri di non inserire il prezzo nel comunicato stampa o di non precisare le condizioni poste da KKR, o addirittura l'interrogativo sull'opportunità di emettere un comunicato, dimostrano la totale mancanza di rispetto verso il mercato che non può appartenere alla cultura di TIM". "La stessa trattazione tra gli ultimi punti dell'ordine del giorno del CdA di domani può dare un senso di scarsa priorità", aggiunge.

La lettera si conclude con una riflessione sul suo ruolo: "Le non troppo velate accuse che mi sono state rivolte in relazione alla mia presunta vicinanza a KKR, oltre ad essere totalmente fuori luogo e false come ho ripetutamente fatto presente, non devono essere utilizzate strumentalmente per rallentare il processo di esame della indicazione di interesse, tentativo dal quale mi dissocio in modo netto". Gubitosi ripete che "il nostro dovere è quello di tutelare gli interessi di tutti i nostri stakeholders, in particolare il mercato, di non privilegiare posizioni individuali e di agire nel rispetto rigoroso delle regole con rapidità per tutelare la stabilità della nostra società".
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