(Teleborsa) - Nel corso della conferenza stampa di fine anno il presidente del Consiglio
Mario Draghi non ha fornito nessun dettaglio delle misure che il Governo si accinge a mettere in campo per rallentare i contagi durante le festività di
Natale ma ha chiarito i punti fermi che orienteranno le sue scelte. Innanzitutto i provvedimenti non mireranno a togliere ulteriori spazi di
libertà agli italiani, anzi: l’obiettivo è esattamente l’opposto. "Faremo tutto il necessario per difendere quel poco di normalità che abbiamo raggiunto", ha spiegato Draghi. Nessun
lockdown in vista, neanche per i No Vax, scuola sempre in presenza e una vita sociale "soddisfacente".
Il presidente del Consiglio ha poi chiarito che le decisioni di Palazzo Chigi saranno guidate "dai
dati e solo dai dati, non dalla politica come si dice in giro". Il terzo punto è rappresentato dai
vaccini, che restano la "miglior difesa" e sono stati "essenziali" per rilanciare l’economia, che crescerà oltre il 6%. Dunque immunizzarsi e fare la terza dose sono la "priorità".
Le misure. Un punto sul quale c’è sostanziale accordo tra le forze politiche, anche perché molte regioni si sono già mosse da sole, è l’obbligo di
mascherina all’aperto anche in zona bianca. Draghi ha però fornito qualche indicazione in più: il Governo sta infatti pensando di imporre l’uso della
Ffp2 per tutti i luoghi chiusi, dunque nei posti di lavoro, sui mezzi pubblici ma anche in cinema, teatri e ristoranti. Accordo tra i partiti anche su una nuova riduzione della durata del
Green Pass che varrà 6 mesi. Una decisione strettamente collegata a quella che arriverà dall’Aifa nelle prossime ore: l’anticipo del
booster da 5 a 4 mesi e l’estensione della terza dose anche ai 12-18enni. Il certificato, ha sottolineato Draghi "è diventato un po’ enfaticamente uno strumento di libertà" e, invece, bisogna fare i conti con il calo della protezione dei vaccini dopo 6 mesi.
Non dovrebbe far parte del pacchetto di misure varante per le feste di Natale l'
obbligo vaccinale per tutta la popolazione ma dovrebbero aumentare le categorie per le quali invece sarà previsto. Per quali dipenderà il tasso di prevalenza di
Omicron: se superiore al 20% potrebbe scattare per tutti i luoghi di lavoro, se inferiore solo per quelle categorie che entrano in contatto con il pubblico. Il presidente del Consiglio ha comunque affermato che lo strumento dello smart working tornerà ad essere utilizzato in maniera massiccia.
Infine, un'ultima indicazione anche per quel che riguarda i
tamponi, ambito in cui Draghi ha confermato che il governo vuole intervenir. "Nel Green pass c’è un periodo in cui la protezione delle prime due dosi decresce rapidamente e la terza non è ancora stata fatta. E in quel periodo può essere utile fare un tampone". Dunque con ogni probabilità chi vorrà partecipare ai veglioni di Capodanno o andare in discoteca dovrà fare il tampone se non ha fatto il booster.