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Caro-energia, Lanzetta (Enel): "Spingere su rinnovabili e su convenienza mercato libero"

Il direttore generale di Enel Italia in una intervista parla anche delle ragioni che hanno prodotto un'impennata dei prezzi e di come calmierare il costo

Economia, Energia
Caro-energia, Lanzetta (Enel): "Spingere su rinnovabili e su convenienza mercato libero"
(Teleborsa) - Dai motivi che hanno prodotto l'impennata del prezzi dell'energia - gas e CO2 - alla congruità degli interventi del governo per calmierare il costo delle bollette. Nicola Lanzetta, direttore Enel Italia, in una intervista a Il Messaggero, parla di un tema caldo che colpisce famiglie ed imprese. Soluzioni temporanee ce ne sono diverse, ma nel lungo periodo occorre spingere sulle rinnovabili e, lato clienti, sul mercato libero.

Lanzetta parla della volatilità dei prezzi delle commodities energetiche e della storica dipendenza dell'Italia dalle importazioni di gas, che hanno prodotto aumento senza precedenti del costo di luce e gas, ed auspica che "il trend possa fermarsi in primavera", avvertendo che l'aumento non è episodico" e "non dobbiamo limitarci a guardare al breve termine".

A proposito di ulteriori interventi per attenuare gli aumenti in bolletta, diversi dall'immediata riduzione degli oneri di sistema, il manager afferma che "si potrebbero ipotizzare misure mirate per le famiglie e imprese in maggior tutela", in particolare consentendo ad Acquirente Unico "di stipulare contratti di approvvigionamento a lungo termine" o "forme di incentivazione dei contratti a lungo termine nel mercato libero a favore di clienti più esposti al rischio di volatilità dei prezzi".

"Enel non sta beneficiando di questa situazione: la produzione rinnovabile del gruppo in Italia è stata venduta in anticipo al mercato finale, come da prassi, per cui non ha beneficiato della salita dei prezzi", ha chiarito Lanzetta, ricordando che "il contributo di Enel alla produzione energetica nazionale oggi è intorno al 18%".

"Per una soluzione di lungo termine e strutturale la strada è proprio investire nelle rinnovabili. In termini di stabilità e di prevedibilità dei prezzi queste fonti rappresentano una sicurezza", afferma il direttore di Enel Italia, indicando che gli impianti costruiti dal 2009 hanno consentito una riduzione del prezzo dell'energia del 10% e che se fossimo stati più avanti nei target al 2030 i prezzi attuali sarebbero stati di oltre il 35% più bassi. Per favorire la crescita delle fonti rinnovabili - afferma Lanzetta - "è necessaria una semplificazione degli iter autorizzativi, che oggi rappresentano il vero collo di bottiglia".

Quanto al nucleare di quarta generazione - afferma nell'intervista - "necessita di studi e attenti approfondimenti e non vediamo applicazioni commerciali significative prima del 2040".

Il manager dell'Enel parla anche del rinvio del mercato libero ed ed afferma che i recenti rincari stanno "mettendo definitivamente in luce proprio la convenienza del libero mercato". "Già oggi - spiega - la maggior parte dei clienti del mercato libero, circa il 77% tra imprese e famiglie, ha sottoscritto contratti a prezzo fisso, ed è al riparo dagli aumenti".

E lato imprese? Lanzetta afferma che "le imprese che risentono degli aumenti sono quelle che hanno scelto offerte sul libero mercato con un prezzo della componente energia indicizzato, che varia in base al prezzo di riferimento all'ingrosso dell'energia", ma si tratta di un "atteggiamento rischioso", mentre acquistare ad un prezzo fisso per un periodo più lungo è "molto più saggio". "Vediamo già le prime aziende orientarsi in questa direzione - conclude - e ciò aiuterà il sistema paese a raggiungere una migliore stabilità a fronte delle inevitabili turbolenze future sul fronte del gas".

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