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Fisco, Salvini: "Pace fiscale e nuova rottamazione cartelle"

Nella proposta della Lega rientrano le cartelle per gli anni 2018-19

Economia
Fisco, Salvini: "Pace fiscale e nuova rottamazione cartelle"
(Teleborsa) - Come evidenziato poche settimane fa dal direttore dell'Agenzia delle Entrate Ernesto Maria Ruffini, in audizione alla Commissione parlamentare per l'attuazione del federalismo fiscale, l'ammontare del non riscosso nel nostro Paese ha sfondato il tetto di 1.100 miliardi, a seguito della sospensione dell'attività di riscossione legata alla pandemia e dell'aggiunta del magazzino della regione Sicilia ora ricompreso nel perimetro. In tale scenario, dopo che il decreto Sostegni ter ha riaperto i termini per far rientrare nelle cartelle esattoriali agevolate oltre 530mila contribuenti che, nel 2020 e nel 2021, non sono riusciti a pagare rispettando il piano rateale accordato dal fisco, il leader della Lega Matteo Salvini rilancia la proposta di pace fiscale e di una nuova rottamazione delle cartelle per gli anni 2018-19.

"La proposta della Lega – spiega Salvini in un'intervista ad Affaritaliani – prevede pace fiscale e rottamazione per le cartelle esattoriali di importo ridotto, che sono il 90% del totale, dobbiamo concentrarci solo sui grandi evasori. Lo Stato così incasserebbe miliardi, e milioni di italiani tornerebbero liberi di lavorare, avere un conto corrente e pagare le tasse. Riaprire i termini del pagamento delle rate delle vecchie rottamazioni per chi non può pagare, e prevedere una nuova rottamazione per le annualità 2018 e 2019, è un'altra precisa richiesta della Lega per aiutare famiglie e imprese".

Salvini ricorda che al momento ci sono "140 milioni di cartelle in attesa di partire, 15 milioni di italiani con almeno una cartella pendente, più di 1.000 miliardi di euro da incassare, che con questa crisi economica, dopo anni si pandemia e mesi di guerra, non verranno mai incassati". Nel dettaglio – spiega il leader leghista – "l'80% delle cartelle sotto i 1.000 euro e solo lo 0,2% delle cartelle è sopra i 100mila euro. Con una straordinaria e necessaria pace fiscale, dopo gli anni duri del Covid e con la guerra purtroppo alle porte, il governo aiuterebbe milioni di famiglie e imprese, e soprattutto incasserebbe miliardi che potrebbe usare per tagliare tasse e aumentare stipendi e pensioni".


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