(Teleborsa) - Il big svizzera
UBS ha chiuso il secondo trimestre con un
utile netto in aumento del 5,6% a 2,1 miliardi di dollari, ma inferiore alle attese, ed ha accusato il contraccolpo della debolezza dei mercati finanziari, annunciando
ricavi sostanzialmente fermi a 8,9 miliardi di dollari.
I
ricavi della gestione patrimoniale, core business dell'investment bank elvetica, sono diminuiti del 2% su base annua, scontando un livello più basso di
commissioni e ricavi da transazioni (-14%), mentre recupera il
margine di interesse (+2%). Indicazioni che sono apparse nel complesso deludenti .
Il ceo
Ralph Hamers ha parlato di "uno dei periodi più difficili degli ultimi dieci anni" anche se avverte che il
contesto resta incerto, assicurando che la banca è "sulla buona strada per supportare i clienti nella seconda metà dell’anno".