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Ansaldo Energia, nuovo piano e rettifiche dopo difficoltà legate a guerra

Energia, Finanza
Ansaldo Energia, nuovo piano e rettifiche dopo difficoltà legate a guerra
(Teleborsa) - Il CdA di Ansaldo Energia, società attiva nel campo della generazione elettrica e controllata da CDP, ha constatato l'impossibilità di raggiungere gli obiettivi finanziari delineati nel budget 2022 e la consequenziale situazione di tensione finanziaria e l'impossibilità di realizzare l'attuale piano industriale. A pesare sono stati, spiega una nota, gli "imprevedibili effetti determinati dal protrarsi della guerra russo-ucraina e i conseguenti gravi impatti sulla propensione agli investimenti nella power generation a gas, nonché del prolungarsi dell’utilizzo delle centrali alimentate a carbone". A ciò si aggiunge il più generale contesto inflazionistico sui materiali di produzione, sull'energia e sul gas.

In questo quadro, il board ha approvato articolate linee guida di un Nuovo Piano Industriale, in relazione alle quali sono state avviate interlocuzioni preliminari con il socio di maggioranza e i cui obiettivi prioritari sono: razionalizzazione delle attività della Business Unit "New Units", rivolta al recupero di marginalità; aumento della quota di ricavi proveniente dalla Business Unit "Service"; sviluppo di Ansaldo Green Tech e Ansaldo Nucleare anche attraverso possibili joint venture e partnership industriali nel panorama nazionale e internazionale; focalizzazione sulle dinamiche di cassa.

Il CdA ha dato mandato all'AD di confrontarsi e negoziare con i soci e i principali stakeholder per addivenire alla condivisione di una manovra finanziaria a supporto dell’implementazione del Nuovo Piano Industriale definitivo. Nel contempo, chiederà alle banche finanziatrici una sospensione del calcolo al 30 giugno 2022 di uno o più dei covenants finanziari di cui ai contratti di finanziamento a medio lungo termine.

Il board ha approvato la relazione semestrale al 30 giugno 2022 sul presupposto della continuità aziendale. Nonostante una presa ordini di euro 440 milioni rispetto agli euro 290 milioni dei primi sei mesi del 2021, trainata dal comparto del Service, il comparto New Units ha registrato una riduzione delle aspettative di ordinativo: a pesare soprattutto gli esiti negativi del Capacity Market italiano, che non ha assegnato capacità per le centrali sulle quali Ansaldo Energia aveva già chiuso accordi.

La revisione delle aspettative future ha reso necessaria la valutazione tramite impairment test dei valori degli asset iscritti in bilancio. Da questa analisi è emersa una svalutazione di complessivi euro 390 milioni. Il risultato economico del Gruppo è pertanto negativo per euro 442 milioni (di cui 390 milioni determinati dalla richiamata svalutazione e i residui 52 milioni determinati da -13 milioni di oneri non ricorrenti, -15 milioni di Ammortamenti di Immobilizzazioni Immateriali da PPA, -23 milioni di Oneri finanziari e -2 milioni imposte).

L'indebitamento netto verso terzi è pari a euro 787 milioni, rispetto a euro 619 milioni del dicembre 2021. A questo dato si aggiungono euro 242 milioni di finanziamento soci, rispetto a euro 236 milioni del dicembre 2021. Tale incremento è determinato dal cash flow operativo di euro -143 milioni (prevalentemente capitale circolante), oneri finanziari (inclusi interessi shareholder loan) di euro -23 milioni ed euro -10 milioni di investimenti strategici.
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