(Teleborsa) -
Industrie De Nora, società quotata da fine giugno su Euronext Milan e attiva nell'elettrochimica e nella filiera della produzione industriale dell'idrogeno verde, ha chiuso il
primo semestre del 2022 con
ricavi consolidati pari a 410,5 milioni di euro, in crescita del 61,8% rispetto allo stesso semestre 2021. L'incremento è riconducibile a un incremento dei volumi e, con riferimento ad alcune linee di business, a un incremento dei prezzi applicati ai clienti connesso all'incremento dei prezzi di acquisto delle materie prime e in particolare di alcuni metalli nobili.
L'
EBITDA adjusted è stato di 102,3 milioni di euro (+127%), mentre l'
utile netto è risultato pari a 39,7 milioni di euro (+69%). L'
Indebitamento finanziario netto è di 18,7 milioni di euro. Il
backlog è in crescita del 12,6% rispetto al valore del 31 dicembre 2021 e ammonta a 616,3 milioni di euro, livello record della storia societaria.
Alla luce dei risultati conseguiti, del backlog accumulato e visto l'andamento dei mercati di riferimento, il CdA ha
rivisto al rialzo le guidance 2022 portando il target dei ricavi a 880-910 milioni di euro (precedentemente fissato a 830-880 milioni di euro) e quello dell'EBITDA Adjusted a 185-195 milioni di euro (precedentemente fissato a 155-165 milioni di euro).
"I risultati del primo semestre 2022 hanno evidenziato una
forte crescita in tutti i segmenti di business aziendali e in tutte le aree geografiche in cui opera il gruppo con ricavi consolidati in aumento del 62% - ha commentato l'
AD Paolo Dellachà - L'azienda ha altresì espresso livelli molto alti di redditività anche grazie al continuo controllo dei costi e alla gestione delle politiche in ambito commerciale consuntivando un EBITDA Margin del 25%".
"L'
ampia diversificazione geografica e la complementarità del portafoglio prodotti si sono rivelate le principali leve di resilienza e di sviluppo del gruppo - ha aggiunto - Inoltre, il backlog che ha raggiunto il livello più elevato della nostra storia, fornisce ulteriore visibilità per la crescita futura".