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Auto elettrica, Tavares presenta le incognite: costo delle batterie e concorrenza cinese

Economia
Auto elettrica, Tavares presenta le incognite: costo delle batterie e concorrenza cinese
(Teleborsa) - "Potremmo arrivare facilmente a 90mila 500e a Mirafiori, quello che ci frena è la mancanza di alcuni componenti. Stiamo affrontando la situazione, se riusciremo a gestirla faremo delle assunzioni". È quanto ha dichiarato il Ceo di Stellantis, Carlos Tavares, durante l'incontro con la stampa all'Heritage Hub a Mirafiori. "Le limitazioni – ha spiegato Tavares – non dipendono dallo stabilimento. Nel 2021 abbiamo prodotte 45mila 500e, potremmo facilmente raddoppiare o triplicare questo numero, non ci sono colli di bottiglia nella produzione. Anzi ci sono stati miglioramenti anche sulla qualità, che è stellare".

Tavares ha poi spiegato che sul prezzo e quindi sull'accessibilità della auto elettrificate ci sono due grosse incognite: i prezzi delle materie prime che incidono sui costi delle batterie e la concorrenza cinese che sta arrivando in Europa con auto a prezzi molto competitivi. "La produzione di batterie è direttamente collegata ai prezzi delle materie prime che sono molto volatili e questo poi si trasferisce sui prezzi delle auto", ha sottolineato il Ceo di Stellantis. "L'altro grosso rischio – ha continuato Tavares – è il prezzo di vendita dei veicoli elettrici da parte dei costruttori cinesi che stanno arrivando in Europa. Un fattore positivo per i consumatori, ma se l'industria dell'auto europea non riuscirà a competere, avremo un grosso problema. Per questo stiamo lavorando sull'accessibilità dei prodotti".

Altro tema toccato da Tavares è stato quello dell'energia necessaria per mantenere attive le fabbriche. "Investiremo nella produzione di energia per i nostri stabilimenti di produzione in Europa. Abbiamo diverse opzioni: installare noi capacità produttiva con rinnovabili, fare partnership con con chi installa impianti oppure con società energetiche. Decideremo entro fine mese", ha annunciato. "L'obiettivo – ha comunque ribadito – è mantenere accessibili i veicoli elettrificati. Credo che riusciremo ad ottenerla entro il 2035". "Se non ci muoviamo ora non avremo soluzioni valide per la classe media, per questo puntiamo sulle vetture ibride", ha aggiunto.

Tavares infine è tornato sulla decisione di abbandonare Acea, l'associazione europea dei costruttori di auto. "Non voglio spendere tempo e risorse in un'associazione che vuole parlare con istituzioni che non ascoltano", ha dichiarato lui che in passato ha ricoperto anche la carica di presidente. "Ho un ottimo rapporto con Zipse (attuale presidente Acea, ndr), ma preferiamo fare altre cose con le nostre risorse. Le autorità europee non ci hanno ascoltato e questo è evidente, è stata una loro scelta. Ma se l'Ue non ascolta, allora non ci serve l'Acea, parlerò direttamente con gli stakeholders. Ad esempio attraverso il Freedom Mobility Forum".

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